Tra gli autori cristiani dell’antichità si distinse nel II secolo la figura di Ireneo di Lione, che per la profondità del suo pensiero fu considerato il primo grande teologo della Chiesa. Oggi, anche grazie alla scelta di Papa Francesco di proclamarlo il 21 gennaio scorso “Dottore dell’unità”, si è riacceso l’interesse per la sua vita e le sue opere.
Dopo il grande successo del convegno celebrato a Napoli lo scorso febbraio, domani 15 dicembre, la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM) sezione San Tommaso d’Aquino propone un secondo convegno di studi dedicato al vescovo di Lione dal titolo «Ricevuta questa fede dalla Chiesa noi la custodiamo» (Adversus Haereses 3, 24, 1). Tra i vari studiosi che giungeranno per l’occasione a Capodimonte, la Facoltà avrà l’onore di accogliere Sua Eminenza l’arcivescovo Polykarpos, Metropolita d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale per la Chiesa Ortodossa (Patriarcato Ecumenico). Interverranno anche Don Alberto Nigra, docente di Patrologia della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Torino, e il professor Riccardo Burigana, Direttore del Centro Studi per l’Ecumenismo di Firenze.
«Dopo il primo incontro dello scorso 22 febbraio – ha commentato Don Francesco Asti, Decano della sezione – questo secondo evento approfondisce il pensiero di Ireneo di Lione nella prospettiva di ricercare criteri teologici per parlare di unità tra i cristiani alla luce dell’esperienza della Chiesa del primo millennio e consente di gettare uno sguardo agli ultimi passi percorsi nel dialogo tra cattolici e ortodossi. La difficile situazione della guerra e il desiderio di pace rendono questo convegno quanto mai attuale, nel ripensare la figura di Ireneo come punto di incontro e di unità».
Il convegno inizierà alle ore 9.15 nella sede della Pontificia Facoltà, in viale Colli Aminei 2 a Capodimonte, e sarà aperto dalla relazione del Metropolita Polykarpos sulla visione della teologia ortodossa in Ireneo. Successivamente si approfondirà il tema della diversa celebrazione della festa di Pasqua nella Chiesa antica, questione che si accese nel II secolo tra Roma e le Chiese d’Asia, per ritornare al ruolo pacificatore del vescovo di Lione. L’ultimo intervento spingerà il dibattito verso l’attualità, toccando il tema dei rapporti tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa, questione d’importanza fondamentale per la vita dell’Europa.
La discussione sarà introdotta dal Decano Don Asti e i lavori saranno presieduti da sua Eccellenza monsignor Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli e delegato per l’ecumenismo della Conferenza Episcopale Campana. Il dibattito e le conclusioni saranno animati da Don Roberto Della Rocca, docente di Patrologia della sezione San Tommaso e organizzatore dell’evento.
Il convegno è valido come corso di aggiornamento per i professori di religione, di lettere e filosofia e ai fini dell’ottenimento di crediti formativi (ECTS), previo accordo con le proprie istituzioni di riferimento.