Il mondo salvato dai ragazzini, lunedì 11 alla Fondazione Premio Napoli.

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Tra pedagogia “scalza”, militante sul campo delle periferie geografiche ed esistenziali, e giornalismo d’inchiesta, che dalla realtà trae ispirazione per opere narrative di forte impatto emotivo e sociale, parla napoletano il libro al centro del secondo “Incontro ravvicinato d’Autore” ospitato alla Fondazione Premio Napoli, nell’ambito del progetto procidano di Children’s Literature «Il mondo salvato dai ragazzini», ideato dall’Associazione culturale Kolibrì Napoli (in collaborazione con la storica rivista «Andersen–Il mondo dell’infanzia» e l’ente nazionale di formazione Agita Teatro con il sostegno tra gli altri, nel 2018/19, della Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia). E dopo il successo del primo incontro, a fine ottobre, con lo scrittore, poeta e traduttore francese Bernard Friot, nuova protagonista dell’appuntamento aperto alla città (lunedì 11 novembre alle ore 17.30, nella sede della Fondazione a Palazzo Reale), è ora l’autrice Vichi De Marchi: autorevole giornalista e scrittrice per ragazzi, impegnata in innumerevoli programmi internazionali a favore delle donne e dei minori, già portavoce italiana del World Food Programme delle Nazioni Unite, attualmente nel Board di Save the Children e a capo del Comitato WE–Women Empower the World, dove si occupa di temi internazionali in un’ottica di genere.

Il suo romanzo–verità e di formazione I maestri di strada (Einaudi Ragazzi, nella collana Semplicemente Eroi), parte integrante della quaterna di libri già premiati in giugno a Procida – e ora sottoposti entro dicembre, per il Premio Napoli, al vaglio di circa 600 giovani giudici-lettori delle scuole medie di Napoli e Provincia con le loro docenti referenti che hanno aderito al Progetto sperimentale di Reading Literacy «Il mondo salvato dai ragazzini» –  racconta le vicende dei ragazzi napoletani coinvolti nel Progetto Chance dagli educatori coordinati dal maestro Cesare Moreno, protagonista del libro e Premio Napoli Cultura nel 2017 che, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Premio Napoli, Domenico Ciruzzi, dialogherà con l’autrice accanto all’italianista e docente Paola Villani dell’Università Suor Orsola Benincasa, partner del sodalizio, e alla giornalista e autrice Donatella Trotta, Presidente dell’Associazione culturale Kolibrì.

In mattinata, prima dell’incontro pubblico in Fondazione la scrittrice si recherà all’IC Filippo Caulino di Vico Equense, mentre il giorno dopo sarà presso l’IC Nevio del Vomero-Posillipo e l’IC Ferrajolo-Siani di Acerra, coinvolte del progetto con la scuola C.Poerio, l’SS di I grado Tito Livio, l’IC Giovanni XXIII-Aliotta di Chiaiano, l’IC Capraro di Procida, la SS di I grado Pirandello-Svevo di Soccavo-Pianura, l’IC Ristori-Durante di Forcella, l’IC Foscolo-Oberdan del centro storico e la partecipazione della libreria napoletana Librido. Lo sguardo indagatore di De Marchi sulle cause della povertà educativa, madre di tutte le miserie, morali e materiali ma, al contempo, ricco di umanità, è in sintonia con la politica culturale di apertura alla città e inclusione delle fasce più deboli portata avanti in questi anni dalla Fondazione, che grazie al sodalizio con l’Associazione Kolibrì e l’Università Suor Orsola Benincasa si sta aprendo anche a quella che Gianni Rodari chiamava “la Civiltà dell’Infanzia”, riconoscendone le istanze. E accogliendo la quaterna dei vincitori dell’edizione procidana dell’innovativo Progetto/Premio «Il mondo salvato dai ragazzini», che ha finora coinvolto circa 800 bambini e ragazzi della comunità educante di Procida e di altre realtà italiane, passerà adesso al vaglio dei circa 600 giudici-lettori degli istituti secondari di primo grado dell’Area Metropolitana di Napoli, coinvolti in una rete di scambi di letture e ospitalità per gli incontri nelle scuole, che attraversa centro e periferia e si ritroverà il 18 dicembre al Teatro Mercadante, per eleggere  il “Supervincitore Kids” nel corso di una mattinata dedicate: preludio di un’auspicata messa a Bando della sezione Ragazzi per il Premio Napoli del 2020: Anno Rodariano, centenario della nascita e quarantennale della morte del Maestro. L’intento dichiarato è quello di indurre finalmente i giovani, afferma il Presidente Domenico Ciruzzi, «A vantarsi di aver letto un libro»: obiettivo per il quale, aggiunge Ciruzzi, «la Fondazione è pronta a scendere in campo attivando laboratori per l’infanzia e l’adolescenza, d’intesa con l’Associazione culturale Kolibrì impegnata in questo da decenni sul territorio».

Gli appuntamenti proseguiranno – alternando sempre presentazione pomeridiana aperta alla città nella sede della Fondazione Premio Napoli, e incontri nelle scuole – martedì 19 novembre con Emanuela Bussolati ed Elisabetta Garilli, autrici dell’albo illustrato Tinotino Tinotina tin tin tin (Carthusia edizioni); e martedì 26 novembre con Luigi D’Elia e Simone Cortesi, autori con Francesco Niccolini del graphic novel Aspettando il vento (Beccogiallo edizioni), per concludersi il 27 novembre con gli ultimi incontri ravvicinati nelle scuole, prima della votazione dei giovanissimi giudici-lettori, entro il 30 novembre. La rassegna sperimentale si concluderà a dicembre.

 

Vichi De Marchi, giornalista e scrittrice per ragazzi di origini veneziane, vive a Roma. Le piace scrivere storie che siano anche un po’ vere, come dimostra la sua produzione per i lettori più giovani. Come giornalista ha lavorato in molte testate, tra le quali il settimanale Rinascita e il quotidiano L’Unità, dove è stata a lungo inviata e per cui ha ideato e diretto l’inserto «Atinú», settimanale d’informazione per bambini pieno di notizie e di giochi. Fa parte della giuria del premio «Un libro per l’ambiente» (Legambiente) e di quello delle Biblioteche di Roma. Attualmente dirige il Comitato WE – Women empower the world, occupandosi di temi internazionali in un’ottica di genere, è nel Board di Save the Children, collabora con la rivista LiBer e ha un blog sulla piattaforma Giunti Scuola e uno su Huffington Post. Autrice di programmi per Raisat Ragazzi e, per molti anni, portavoce per l’Italia del WFP (World Food Programme), Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, anche in quella veste è riuscita ad occuparsi di bambini e con la Rai ha lanciato un videogioco gratuito che insegna come si diventa operatori umanitari, allegato in cd rom al libro per ragazzi La squadra: emergenza in Ristanga. Le avventure di una missione umanitaria (Giunti, 2008), ambientato in un paese immaginario, simile ai molti in cui interviene il Programma Alimentare Mondiale (PAM), braccio operativo per l’assistenza alimentare delle Nazioni Unite e ispirato al videogioco Food Force, le cui vendite sono servite a finanziare la campagna Fill the Cup, che raccoglie fondi per garantire un pasto a scuola ai 59 milioni di bambini costretti ogni giorno a studiare a stomaco vuoto. Tra i suoi libri anche il saggio sulla divulgazione per ragazzi Per saperne di più (Mondadori, 2000); e, per Editoriale Scienza, La mia vita con i gorilla. Dian Fossey si racconta (2014), premio Verghereto; la biografia della matematica Sofia Kovalewskaja, La trottola di Sofia, nella cinquina finalista del primo premio Strega Ragazze e Ragazzi 2016; Ragazze con i numeri. Storie, passioni e sogni di 15 scienziate (2018), accanto a libri di divulgazione unmanitaria come Emergenza cibo ed Eroi contro la fame Giunti 2010) o Le arance di Michele, vincitore del premio Verghereto e del Soroptimist International, epopea dei piccoli emigranti italiani all’inizio del Novecento, e Fratelli briganti, storie di briganti e brigantesse nell’Italia appena nata (entrambi Mondadori, 2010). Tra le sue ultime pubblicazioni, l’attualissimo Dentro il cuore di Kobane (Piemme, 2019), avvincente storia di due amiche siriane 15enni che decidono di unirsi alle resistenti curde contro il Daesh, e, per i più piccoli, A casa da soli (Giunti, 2019) con illustrazioni di Agnese Innocente: storia di due gemelli allegri e indipendenti, Gigi e Genoveffa, che vivono da soli – assistiti da una nonna che non abita con loro – dopo che i genitori sono volati in cielo. A Procida la scrittrice ha raccontato la propria esperienza di reporter ed il proprio impegno umanitario, a favore dell’istruzione, soprattutto femminile, durante gli incontri con i ragazzi, nell’ambito della seconda edizione del progetto «Il mondo salvato dai ragazzini», che vede coinvolte l’Amministrazione Comunale dell’Isola flegrea (Assessorato alla Cultura), l’IC-1°CD “Capraro” e l’IISS ITN “Caracciolo” – IM “Da Procida”, l’Associazione “Isola di Graziella”, la Biblioteca comunale “Don Michele Ambrosino” e le librerie “Graziella” e “Nutrimenti”. Un cammino di lettura, confronto con gli autori e trasformazione della pagina scritta attraverso molteplici linguaggi della creatività – dal teatro alla grafica, dalla musica alla videoarte, dalla scrittura all’illustrazione – che, per l’edizione 2018/19, ha visto il sostegno della Fondazione Banco Napoli per l’Assistenza all’Infanzia (Fbnai), del progetto regionale Scuola Viva, della Marina e del Comune di Procida.

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