Il Sindaco Manfredi e la Sirena Digitale al Castel dell’Ovo.

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Nella Sala Sirena del Castel dell’Ovo è collocata l’installazione del Progetto di Ricerca

Nella Sala Sirena del Castel dell’Ovo è collocata l’installazione del Progetto di Ricerca SIRENA DIGITALE

 

 

SIRENA DIGITALE

Il suono degli ologrammi: nuove tecnologie per la valorizzazione e la diffusione del patrimonio artistico, culturale e musicale partenopeo.

Giovedì 19 maggio alle ore 10.00, il Sindaco Gaetano Manfredi visita l’installazione olografica di Sirena Digitale, che si illumina, canta e interagisce nella Sala Sirena di Castel dell’Ovo.

La Sirena Parthenope – sotto forma di ologramma – approda e ritorna sull’isolotto di Megaride, dove il mito incontra la storia, nel luogo in cui la sirena si è trasformata in divinità e corpo della città di Napoli. L’ologramma della Sirena Digitale, nella Sala Sirena del Castel dell’Ovo, accoglie i visitatori con il suo canto che rinnova il patto tra tradizione e innovazione del patrimonio storico, artistico, culturale e musicale partenopeo.

La visita del Sindaco Manfredi presso l’installazione in Sala Sirena sarà guidata dai coordinatori scientifici del progetto Lello Savonardo per il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Luigi Gallo per l’ Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche ICAR-CNR, oltre che dalla ricercatrice e artista Francesca Fariello.

Fra gli invitati alla visita guidata i rappresentanti delle istituzioni e dei partners che hanno partecipato al progetto.

Sirena Digitale è un dimostratore del progetto REMIAM – Reti Musei intelligenti ad alta multimedialità del Distretto DATABENC, finanziato dalla Regione Campania e realizzato dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dall’ Istituto di Calcolo e Reti ad Alte Prestazioni del Consiglio Nazionale delle Ricerche ICAR-CNR, in collaborazione con l’ Accademia delle Belle Arti di Napoli, il Centro di produzione RAI Campania e con il MANN.

Dopo il periodo di esposizione in anteprima dell’installazione di SIRENA DIGITALE presso il piano -1 del Museo Archeologico di Napoli (MANN) e dopo la proiezione del trailer del documentario del progetto di ricerca alla V Edizione della Mostra Cinematografica Cinese in Italia, che ha inaugurato la Sezione Ufficiale “Progetti Audiovisivi Innovativi”, a partire dall’11 aprile, l’installazione della Sirena olografica, che canta i classici della canzone napoletana in versione multilingue, accoglie i visitatori presso la Sala Sirena del Castel dell’Ovo grazie alla collaborazione con il Comune di Napoli, in intesa con il Sindaco Gaetano Manfredi, l’Assessore al Turismo Teresa Armato e con l’Assessore alla Ricerca, all’Innovazione e alle Startup della Regione Campania Valeria Fascione.

Il Progetto di Ricerca: Il progetto di ricerca Sirena Digitale,con il coordinamento scientifico di Lello Savonardo per il Dipartimento di Scienze Sociali e di Luigi Gallo per ICAR – CNR, valorizza e promuove il patrimonio culturale, artistico e musicale partenopeo, nell’ambito del progetto REMIAM, coordinato da Angelo Chianese.

Sirena Digitale è un prototipo olografico di un’artista interattiva che, sotto forma di ologramma, interpreta il repertorio della canzone classica napoletana in versioni multilingue. Grazie al canto della Sirena Digitale è possibile ascoltare tracce musicali e diverse interpretazioni dei classici della canzone napoletana, proposti nelle versioni in lingua originale, in inglese e in cinese mandarino.

In particolare, la Sirena Digitale, sotto forma di ologramma, interpreta due brani del repertorio classico della canzone napoletana della storica e prestigiosa casa editrice La Canzonetta fondata nel 1901: “Malafemmena” – testo e musica di Antonio de Curtis (Totò) – e “ Reginella” – testi e musica di Libero Bovio, Gaetano Lama. Le canzoni sono state tradotte e interpretate dall’artista Francesca Fariello, in versione classica – piano e voce – e in versioni pop-rock, in lingua inglese, cinese e napoletano. Gli arrangiamenti musicali sono di Raffaele Lopez.

La mission del progetto è quella di individuare nuove modalità digitali e interattive di promozione e fruizione internazionale del patrimonio culturale, artistico e musicale partenopeo, tra tradizione e innovazione. La Sirena Digitale interpreta un repertorio di canzoni napoletane, tra le più famose al mondo, tradotte in inglese e cinese, oltre che nella versione originale. Tramite le tecnologie della computer grafica e sfruttando la tecnica illusoria del “fantasma di Pepper”, è possibile cogliere nuove opportunità di promozione culturale e accoglienza turistica, allestendo performance olografiche in svariati contesti quali teatri, parchi archeologici, aeroporti, stazioni ferroviarie o marittime. Inoltre, con una App per smartphone e tablet, è possibile diffondere su vasta scala il messaggio della sirena olografica, utilizzando una piccola piramide di plastica come mezzo di proiezione.

L’accessibilità e la User Experience di Sirena Digitale sono state progettate per consentire un facile utilizzo indipendentemente da età e nazionalità del fruitore, sia in modalità di installazione museale, con un’interfaccia gestuale aptica ( Totem Olografico ), sia in modalità portabile, tramite una App per dispositivi mobili.

La presentazione innovativa dei contenuti consente di valorizzare il patrimonio artistico e musicale della Campania sul piano internazionale e in modalità inedita. In particolare, attraverso le tecnologie digitali messe in campo (che consentono una modalità di fruizione dei materiali artistici, presentati come audio, video e sotto forma di ologramma) sono stati riproposti contenuti artistici e culturali partenopei, dall’antichità alla post-modernità, che coniugano tradizione e innovazione, con particolare attenzione al mito e al culto della Sirena Partenope. Si tratta di una reinterpretazione iconografica che, a partire da una ricerca scientifica dei contenuti culturali, artistici e comunicativi ad opera del Dipartimento di Scienze Sociali, ha preso vita attraverso il disegno, la scultura, il trucco e gli aspetti grafici, elaborati dai docenti dell’ Accademia delle Belle arti di Napoli e dal loro staff. Una reinterpretazione che richiama l’immaginario cinematografico, il mondo dell’arte, della cultura e della musica napoletana e internazionale, attraverso una visione – di immagini e suoni – contemporanea, post-moderna e futurista. Le videoriprese della Sirena sono state realizzate al Centro di Produzione Rai di Napoli, in collaborazione con l’Archivio Storico della Canzone Napoletana della RAI, e la transcodifica delle immagini in ologrammi è il frutto del lavoro dell’Istituto ICAR-CNR.

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