Teatro, arte, fotografia, musica, cinema, cucina: questa settimana la Sala Assoli si trasforma in una struttura multidisciplinare, seguendo alla lettera l’indirizzo della stagione di Casa del Contemporaneo: Coltivare Arte.
Così domani, mercoledì 22 marzo, alle ore 19 Il Sabato della Fotografia inaugura per la rassegna Ritus “Mistici”, la mostra di Diana Bagnoli. Gli scatti dell’artista, invitata dal curatore Pino Miraglia, saranno visibili fino al 6 maggio. Classe 1982, torinese, fotografa ufficiale di Amref, vincitrice di svariati e importanti premi, è una fotoreporter che gira il mondo in cerca di storie da narrare. Da 14 anni racconta il mondo che la circonda con uno sguardo attento a diversi aspetti della società, dando voce a contesti marginali, cercando storie inedite e d’attualità.
Mistici è un progetto iniziato nel 2015 e ancora work in progress. Diana Bagnoli ci conduce in 4 Paesi: dalle Ande e dalla foresta pluviale amazzonica del Perù, alle zone rurali della Casamance, in Senegal; dal Messico ad Haiti il suo occhio porta alla scoperta di mondi altri dove la pratica di riti ancestrali e forte misticismo si fondono con la contemporaneità dell’uomo. Al centro di questo percorso gli sciamani dell’etnia Q’ero delle Ande, i guaritori dell’etnia Ashaninka della foresta Amazzonica, l’iniziazione dei giovani Ashaninka del Senegal, i curanderos messicani e i sacerdoti e le sacerdotesse della magia dei Loa, gli spiriti del vudù di Haiti. Storie strane e curiose, mistiche, spesso di donne, echi dal mondo. La fotografa le sa cercare e ce le restituisce attraverso la sua personalissima sintesi visiva.
“Nei suoi lavori sa essere “real” e ci informa producendo immagini di grande impatto – scrive Pino Miraglia -, ma riesce allo stesso tempo a spingerci verso una lettura molto più profonda, come sanno fare i grandi fotoreporter, quelli che hanno piena consapevolezza della loro presenza in quel luogo, del tempo in cui l’atto fotografico si consuma e soprattutto del perché… I viaggi di Diana Bagnoli mi/ci portano in luoghi dove il tempo e le persone sembrano sospesi tra atmosfere arcaiche e lento divenire; tra spirito e materia.
Quello che ne viene fuori sono immagini potenti ad un primo approccio ma ancora più significative a una seconda lettura o se viste nel racconto visivo complessivo. Diana non cerca la suggestione cromatica o la curiosità esoterica utili per riviste di viaggio, ma forse nell’indagare pratiche antiche cerca risposte del presente”.
Dopo l’inaugurazione della mostra, sempre domani, ma alle ore 20,30, andrà in scena la replica di “I treni della felicità”, lavoro ideato e diretto da Laura Sicignano, e interpretato da Fiammetta Bellone, Federica Carruba Toscano ed Egle Doria.
Giovedì 23 marzo, alle ore 21.30 prenderà il via la rassegna musicale Epifonie, curata da Marco Stangherlin che ha per sotto titolo I Suoni, l’Incanto. Si tratta di tre appuntamenti con musiche provenienti da varie parti del mondo.
A inaugurare Epifonie è l’artista canadese Eric Chenaux, i cui dischi affrontano la relazione tra struttura e improvvisazione, in modi molto particolari e unici, senza cinismo ma con amore.
Infine, venerdì 24 marzo e sabato 25 marzo con doppio turno alle ore 19 e alle ore 21, va in scena il Collettivo LunAzione con “Il talismano della felicità“, che ha debuttato al Torino Fringe e ora per la prima volta arriva a Napoli.
In un’altare-cucina, Martina Di Leva e Cecilia Lupoli condurranno gli spettatori e le spettatrici in un viaggio immersivo, trasformando ingredienti semplici in piatti prelibati. Il pubblico, munito di cuffie wireless, sarà accompagnato dalle voci delle cuoche-attrici e deliziato con le pietanze preparate in scena.