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Ogni mostra è un viaggio culturale: nel caso di “Divina Archeologia. Mitologia e storia della Commedia di Dante nelle collezioni del MANN” (6 dicembre 2021/ 2 maggio 2022), il simbolo assume un significato ancor più profondo.
Nelle sale degli affreschi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, archeologi ed esperti sono a lavoro per allestire l’esposizione: righelli, squadre e matite sono in ordine sui ripiani, per accompagnare una paziente attività di precisione. Progettata per celebrare Dante700, la mostra sarà presentata alla stampa lunedì prossimo (ore 12, sala conferenze).
Il percorso, curato da Valentina Cosentino (archeologa/ Segreteria scientifica del MANN), creerà un’ideale connessione tra iconografia classica, cultura medioevale e sensibilità contemporanea.
Divina Archeologia è realizzata con il contributo della Regione Campania e si avvale della collaborazione scientifica e organizzativa del prof. Gennaro Ferrante e delle dott.sse Fara Autiero e Serena Picarelli (Illuminated Dante Project, Università degli Studi di Napoli “Federico II”).
In allestimento, vi saranno 56 reperti, di cui molti provenienti dai depositi del MANN; accanto al percorso di visita in sala, il Museo ha proposto sul web il ciclo Divina Archeologia podcast per far conoscere, con i nuovi linguaggi della comunicazione, i protagonisti del racconto dantesco.