Il film breve, prodotto da Paradise Pictures in associazione con An.tra.cine e con il sostegno di Rai Cinema Channel, Università di Foggia, Apulia Film Commission – Cineporto di Foggia e Film Commission Regione Campania, racconta in un unico piano sequenza di 10 minuti tra cameracar e flashback la malattia di una attrice, suggestioni della vera vita di Cristina Donadio, la temuta Scianel che durante le riprese della seconda stagione di “Gomorra – la serie” curava il cancro nella sua città.
Nel cast la stessa Cristina Donadio (“Il Vizio della Speranza”, “Gomorra – La Serie”), Gina Amarante (“Gomorra – La Serie”, “Non dirlo al mio capo”) e Anna Brancati (“Gomorra – La Serie”).
Classe 1989, Nuzzo torna dietro la macchina da presa dopo il fortunato “Lettere a mia figlia” con Leo Gullotta, vincitore ai Nastri d’Argento di una menzione speciale e miglior corto al Giffoni Film Festival 2017. Ha fatto il suo esordio nel 2017 sul grande schermo con “Le verità”, thriller psicologico con protagonista Francesco Montanari. È l’autore dell’opera in realtà virtuale “La Stanza” con Michele Placido, del film breve in verticale “Il nome che mi hai sempre dato” con Mariano Rigillo, prima opera di Rai Cinema su IGTV di Instagram, del cortometraggio “Fame” con Ludovica Nasti e Massimiliano Rossi, e dei documentari “Primitivamente” con Giancarlo Giannini e le musiche di Enzo Avitabile e “Manuale sull’Alzheimer”. Cura l’antologia delle citazioni cinematografiche “Cinema è sogno” che lo storico presidente dei David Di Donatello, Gian Luigi Rondi, ha definito “monumentale”.
SINOSSI
Una favola moderna, ispirata alla storia vera dell’attrice Cristina Donadio.
Una donna si muove pensierosa su un set cinematografico; non riesce a mantenere lucidi i pensieri, come se fosse risucchiata al centro della Terra. In questa giornata particolare, il giorno del controllo, torna indietro nel tempo a quando, da giovane, una zingara le prese la mano e le disse: “Tu dalla vita avrai tutto, grandi fortune e grandi sfortune”…
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