La nascita dalle mani di Neve delle cinque cabine elettriche di Procida trasformate in opere di street art “è il frutto di un approccio a più riprese, cominciato col fare i compiti sulle peculiarità e la storia dell’isola”.
Così Danilo Pistone, in arte Neve, racconta il percorso che ha portato alla nascita delle cinque opere volute da E-distribuzione a Procida.
Neve ha studiato con l’obiettivo di “coniugare la storia e l’attualità di Procida, per quanto possibile, con la mia narrativa e la mia esperienza personale. Sono venuto qui e ho passato tempo con le persone, nei luoghi, con i panorami dell’isola: alla fine ho trovato un filo conduttore parlando di quotidianità, di gesti, di quello che distingue e caratterizza quest’isola”.
“A Procida – spiega l’artista – ci ero solo passato, non la conoscevo bene. Il luogo che mi ha più colpito? Sono tanti, ma a colpirmi è stata soprattutto l’energia dell’isola, mi ha impressionato sentire la sua forte energia. E’ una bella esperienza lasciare qui una eredità, il frutto di una mia interpretazione personale. Quanto resisteranno le opere? Ci sono miei lavori di quasi 20 anni fa che sono ancora visibili in strada, dipende da come sono tenuti ma i colori tengono sempre”.
Le infrastrutture dell’energia elettrica decorate dallo street artist Neve a Procida “sono un bel lascito per la nostra isola Capitale della Cultura”.
Lo afferma il sindaco di Procida Raimondo Ambrosino nell’ambito dell’inaugurazione del percorso di cinque cabine che E-distribuzione ha affidato a Neve.
“E-distribuzione – ha detto il sindaco – ha fatto investimenti importanti verso infrastrutture che di solito non sono parte dell’arredo delle nostre città, ma grazie all’opera del maestro Neve sono ora delle piccole opere d’arte, che possiamo definire cabine letterarie, perché Neve si è ispirato a Elsa Morante e al suo romanzo ‘L’isola di Arturo’, nel suo entrare tra l’altro in punta di piedi a Procida. Ha realizzato opere che non sono eccedenti rispetto allo spirito sobrio degli isolani. Sono molto soddisfatto del risultato che è un modo in più per raccontare questa isola e la straordinaria storia che abbiamo intorno”.
L’inaugurazione dell’infrastruttura a Palazzo d’Avalos sottolinea anche uno dei risultati più importanti di rilancio dell’ex carcere: “E’ una struttura – spiega Ambrosino – che da 30 anni era abbandonata e ora con investimenti culturali stiamo cercando di rilanciare: Procida Capitale ci ha offerto la possibilità di proseguire anche nei prossimi anni. Continuamo a registrare numeri soddisfacenti, quest’anno con il biglietto ci sono stati quasi 35.000 turisti che lo hanno visitato e penso che l’anno venturo saranno ancora di più. La Regione Campania ha fatto esposizioni multimediali investendo e con tutto quello che faremo noi di mostre credo che questo bene riprenderà a vivere, prima ancora delal sua completa ristrutturazione”. (ANSA).