Lea, un nuovo giorno, la nuova serie con Anna Valle e Giorgio Pasotti. Da martedì 8 febbraio su Rai 1.

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“LEA UN NUOVO GIORNO” è la nuova serie tv, coprodotta da Rai Fiction e Banijay Studios Italy, in onda in prima serara su Rai1 per quattro appuntamenti, da martedì 8 febbraio in prima serata.

 

PRESENTAZIONE
Anna Valle
è Lea, un’infermiera specializzata che, dopo un anno di aspettativa, torna al proprio lavoro nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara. Ha attraversato un periodo difficile – la pedita del bimbo che portava in grembo all’ottavo mese di gravidanza e la fine del suo matrimonio – ma è riuscita a superarlo e a trasformare il suo dolore in un dono che la rende capace di empatizzare in modo speciale con i suoi piccoli pazienti e con i loro familiari. Ma le difficoltà non sono finite; Lea si troverà costretta a lavorare insieme all’ex marito (Giorgio Pasotti), appena rientrato dagli Stati Uniti e diventato nuovo primario del reparto di pediatria. Potrà rinascere l’amore tra loro? Oppure l’incontro di Lea con un affascinante musicista (Mehmet Günsür) le farà scoprire la possibilità di una nuova vita? Un nuovo giorno, una nuova speranza, un nuovo passo verso la felicità.

Soggetto di serie di Peter Exacoustos, Anna Mittone e Mauro Casiraghi. Soggetti e sceneggiature di Anna Mittone e Mauro Casiraghi. Isabella Leoni è la regista della serie.

 

 

SINOSSI DI SERIE

Lea è un’infermiera specializzata che, dopo un periodo di aspettativa, riprende servizio nel reparto di pediatria dell’ospedale di Ferrara. Ha dovuto affrontare un grande dolore perché, dopo la perdita del suo bambino all’ottavo mese di gravidanza e la fine suo matrimonio, la sua vita è andata in pezzi. Nonostante il forte desiderio di maternità e la consapevolezza di non poter più avere figli, Lea è decisa a ricominciare, partendo proprio dal suo lavoro e dai piccoli pazienti che accudisce con amore e che diventano per lei come una famiglia. Nel reparto di pediatria viene accolta con affetto dalle altre infermiere: Rosa, la sua migliore amica che è sempre pronta ad aiutare tutti e che la ospita nel suo casale; Favilla, all’apparenza cinica ma con un cuore grande; Olga, allegra e sempre in cerca dell’uomo giusto; Michela, tirocinante di origini nigeriane che ha colpito il cuore di Pietro, giovane e promettente pediatra. Lea dovrà confrontarsi con l’ex marito Marco, diventato primario del reparto di pediatria, e con la sua ex amica Anna, ginecologa dell’ospedale e nuova compagna di Marco. Se lavorare al fianco di Marco è un ricordo costante di ciò che è stato e che sarebbe potuto essere, il futuro di Lea potrebbe avere le sembianze di Arturo, un affascinante musicista, padre di una piccola paziente, con il quale nascerà un rapporto speciale.

 

 

NOTE DI REGIA

 

Il mio approccio alla serie nasce da una volontà di raccontare una storia semplice ma autentica che parla di amicizia, di passione, di paure, di lacrime e risate, ma anche dell’ironia della vita.

Lea Castelli torna a Ferrara per riprendere il suo posto da infermiera nel reparto di pediatria dell’Ospedale Estense. È tornata per ricominciare lasciando alle spalle il suo dolore. Purtoppo presto scoprirà che non è così facile come credeva e che deve imparare ad accettare il suo passato per poter guarire.

 

Da donna e madre ho cercato di calarmi nei panni di Lea, un’anima profondamente traumatizzata che cerca di tenere insieme i pezzi frantumati del suo essere. Volevo raccontare un personaggio femminile forte e sensibile allo stesso tempo, che vuole sopravvivere al dolore di una grande e terribile perdita.

Ogni perdita porta in sé la capacità di rinascere. Ed è proprio questo il tema centrale del racconto: ogni giorno è un nuovo giorno.

 

Partendo da Lea la trama affronta le tematiche delicate e commoventi delle storie delle infermiere, degli OSS, dei dottori e dei piccoli pazienti che animano la vita dell’Ospedale Estense.

 

La grande fortuna di questa serie è dal mio punto di vista il cast di attori meravigliosi, la loro professionalità, passione e coinvolgimento mi hanno regalato una grande energia e motivazione nell’esercizio del mio lavoro.

 

Mi piace poter pensare di dedicare questa serie ai lavoratori del settore sanitario che hanno salvato e continuano a salvare vite svolgendo un ruolo fondamentale nel periodo di crisi che abbiamo e stiamo vivendo.

 

“Come infermieri abbiamo la possibilità di guarire il cuore, la mente e l’anima e il corpo dei nostri pazienti, le loro famiglie e noi stessi. Essi possono dimenticare il tuo nome, ma non potranno mai dimenticare come li ha fatti sentire. (Maya Angelou)”

 

Isabella Leoni

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