Lezioni di Storia Festival, il programma dell’ultima giornata.

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Si chiude domani Lezioni di Storia Festival edizione 2020 con le due lezioni di Luciano Acanfora e Giovanni Bietti al Teatro Bellini. Un festival da record vista la grande partecipazione di pubblico di ogni età, che a portato a Napoli oltre 50 ospiti italiani e stranieri, esponenti del mondo accademico e della storiografia.
Il Festival, ideato dall’Editore Laterza con la Regione Campania, è organizzato dall’Associazione “A voce alta” e dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini in collaborazione con la SCABEC che ne cura anche la promozione e la comunicazione.

“In una situazione di grande difficoltà del nostro Paese – commenta Giuseppe Laterza – in cui, a tratti, sembra prevalere la paura, la straordinaria partecipazione agli incontri del Lezioni di Storia Festival costituisce un segnale che va molto oltre la passione per la storia. È una forma di impegno civile oltre che intellettuale. La Storia non ha nulla da dettarci in modo automatico ma dalle paure del passato possiamo imparare anche molto su come gestire quelle del presente: da quella di chi è diverso da noi per cultura, per condizione sociale, provenienza geografica oppure… per contagio!”

Otto gli appuntamenti confermati per la quarta e ultima giornata di domani, domenica 1 marzo, tra i quali quello con Gennaro Carillo sulla formazione dell’identità europea, Gabriella Ribaudi che ripercorrerà attraverso testimonianze e documenti giudiziari l’evoluzione dei rapporti tra la camorra e i “suoi” quartieri; e poi ancora Ivano Dionigi, Vanessa Roghi, Amedeo Feniello, Paolo Naso.

Attesissimo Luciano Canfora, al Teatro Bellini alle 17.30, con la lezione su “Cosmopolitismo. Da Antifonte a l’Unione Europea”, un escursus storico sulla nascita del pensiero cosmopolita e una riflessione sul recupero profondo di questo concetto che oggi si oppone radicalmente a quello di razzismo per affermare l’unità di tutto il genere umano.

Chiude il festival al Teatro Bellini, alle ore 19.30, Giovanni Bietti in “Beethoven e il canto popolare europeo”, la storia di un progetto multiculturale “ante litteram: far dialogare le nazioni europee attraverso la musica ad opera di uno dei geni dell’arte mondiale. Nella metà dell’ottocento Beethoven arrangia 170 canti popolari, precursore di un’idea moderna di musica che si distacca per la prima volta da quella colta.

Tutte le info su www.lezionidistoriafestival.it, www.campaniartecard.it

 

Programma 1 Marzo

IN QUESTIONE

11.00

Museo Madre

GABRIELLA GRIBAUDI

CAMORRISTI, NOSTRI VICINI

Nonostante i traffici criminali, il radicamento e il controllo del territorio rimangono tra le caratteristiche precipue della camorra napoletana. Quali le zone di contatto con i vicini? I confini? Le percezioni degli abitanti non coinvolti nelle reti criminali? Attraverso la documentazione giudiziaria e le testimonianze degli abitanti, emergono la configurazione dei rapporti all’interno dei quartieri e le sue trasformazioni nel tempo.

 

NOI E GLI ANTICHI

11.00

Museo Archeologico Nazionale

GENNARO CARILLO

IL PRIMO SCONTRO DI CIVILTÀ. GRECI CONTRO PERSIANI

L’identità europea si forma nel contrasto tra Oriente e Occidente quando la potenza militare dell’impero si scontra con l’astuzia politica della città. Una vicenda – tra storia e mito – che conosciamo attraverso Eschilo, Erodoto e Platone.

 

 

NOI E GLI ANTICHI

12.00
Teatro Bellini

IVANO DIONIGI

NEMICI, CITTADINI, FRATELLI.

UN VIAGGIO TRA LA GRECIA, ROMA E NOI

 

Nel suo discorso al Senato del 48 d.C. Claudio definisce la grandezza di Roma in termini di inclusione politica, culturale, religiosa e linguistica. Una visione molto distante da quella di Atene e Sparta e che crea le premesse per il messaggio illuministico ed evangelico.

 

In questione

12.00

Accademia

AMEDEO FENIELLO

NAPOLI, 1140. IL DUCA E IL NORMANNO

L’ultima ridotta bizantina in Italia ormai sta per crollare. Due mondi sono arrivati allo scontro finale. Quello greco, figlio di una tradizione millenaria. L’altro, dirompente, violento e scioccante, che piomba dal Nord Europa. Uno scontro nel quale il mondo più antico soccomberà.

 

 

I MAESTRI

16.00

Museo Madre

VANESSA ROGHI

INGLESI E ITALIANI NELLA LENTE DELLA STORIA

Nell’aprile del 1976 la Rai organizzò un confronto sull’interpretazione del fascismo tra Renzo De Felice, autore di una monumentale biografia di Mussolini, e Denis Mack Smith, storico inglese noto al grande pubblico per la sua fortunatissima Storia d’Italia. Rivedere quel vivace conflitto di opinioni (e di stile) è l’occasione per capire le differenze tra il modo di fare storia in Inghilterra e da noi…

IN QUESTIONE

16.00

Accademia

 

PAOLO NASO

IL CALVARIO DELLA LIBERTÀ RELIGIOSA IN ITALIA. 1929-1984

«La religione cattolica, apostolica e romana è la sola religione dello Stato. Gli altri culti sono tollerati conformemente alle leggi». Questo articolo dello Statuto albertino è rimasto in vigore sino alla Costituzione repubblicana che postula che «tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge». Ma ancora oggi solo il 90% dei ‘non cattolici’ gode di un pieno riconoscimento da parte dello Stato.

IN QUESTIONE

17.30

Teatro Bellini

LUCIANO CANFORA

COSMOPOLITISMO, DA ANTIFONTE ALL’UNIONE EUROPEA

È antichissima la rivendicazione, sul piano filosofico e scientifico, dell’unità del genere umano e il conseguente ripudio dei pregiudizi razzistici (non di rado omicidi). È il frutto dell’illuminismo antico, cioè della sofistica. La visione cosmopolita della cittadinanza oggi viene calpestata quasi dovunque: anche nella patria del moderno illuminismo.

   
IL TEMPO DELLA MUSICA

19.30

Teatro Bellini

GIOVANNI BIETTI

BEETHOVEN E IL CANTO POPOLARE EUROPEO

Scrivendo 170 arrangiamenti di canti popolari, Beethoven realizzò un ‘progetto multiculturale’ ante litteram: l’idea di far dialogare attraverso la musica le nazioni europee.

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