La Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele III’ ospita dal 1° dicembre 2021 (inaugurazione alle ore 10), la mostra “L’officina letteraria di Michele Prisco” a cura del Comitato nazionale per le celebrazioni del Centenario della nascita dello scrittore, istituito dal Ministero della Cultura.
La mostra offre per la prima volta la possibilità di uno sguardo diretto sull’uomo Michele Prisco e sullo scrittore ed entra nel vivo del suo percorso di ideazione e creazione, attraverso testi e documenti del suo archivio personale, oggi custodito dal Centro Studi a lui dedicato. Completa la mostra un’ampia selezione di testi presenti nei fondi librari della Biblioteca Nazionale di Napoli di cui Prisco era amico e affezionato utente fin dagli anni giovanili. Il percorso espositivo è accompagnato da 10 pannelli didascalici sulla vita, le opere e i premi letterari di Michele Prisco, realizzati da Mariolina Rascaglia e Giorgio Tabanelli, con l’elaborazione grafica di Barbara Bertini.
“La Biblioteca Nazionale di Napoli – afferma il direttore Salvatore Buonomo – con l’iniziativa, che si propone al pubblico, prosegue la sua azione di valorizzazione, rivolta al contemporaneo, di importanti scrittori italiani del secondo novecento, nati nel contesto napoletano, che mantennero con la città partenopea un filo invisibile ed eterogeneo: autori non ancora abbastanza approfonditi e studiati che fuori da ogni caratterizzazione, si scostano dalle correnti letterarie del dopoguerra, con stili originali, profondità di contenuti e punti di vista diversi, dando vita a testi di respiro internazionale.” ” La mostra, inoltre, getta un significativo sguardo sul pensiero e sulla concezione di scrittura di Michele Prisco – continua Salvatore Buonomo – e ci introduce nel dibattito degli anni sessanta sulle funzioni dei generi letterari. Prisco, testimone del suo tempo, racconta con straordinaria maestria, il contesto sociale dove i suoi personaggi vivono come persone reali e spinge il lettore ad interrogarsi su se stesso e sulle ragioni della sua esistenza.”
La mostra è visitabile fino al 16 dicembre;