L’attore, regista e produttore Luca Barbareschi sarà il presidente per la sezione “Teatro” del Premio “Penisola Sorrentina”. Da Roma è arrivata l’accettazione dell’invito rivoltogli dall’organizzazione.
Anche Barbareschi dunque tornerà a Sorrento in ottobre per i 25 anni della kermesse culturale, che ha raggiunto ormai livelli di assoluta notorietà nazionale.
“È tra i migliori premi organizzati in Italia”, afferma il direttore del Teatro Eliseo di Roma.
Tempi duri e difficilissimi sono quelli che sta vivendo in Italia non solo per il turismo, ma anche per la cultura e lo spettacolo dal vivo, e non ultimo appunto il settore teatrale.
“Torna a Surriento” è l’idea che il patron del Premio, Mario Esposito, ha voluto lanciare facendo riferimento ad un “ritorno” territoriale in termini umani, culturali, sociali, economici, ma anche ad un ritorno di ospiti affezionatissimi a Sorrento e, soprattutto, ad un autentico “riposizionamento” della Penisola Sorrentina come luogo culturale, topos che ha ispirato nel tempo poeti, musicisti, viaggiatori risalendo alla grande tradizione del Grand Tour.
Un viaggio simbolico, dentro l’identità culturale dell’Italia nel mondo.
Il Premio si appresta a celebrare i 25 anni di attività in un clima di altissima difficoltà, con quel coraggio e quella visione che tipicamente appartengono ai soggetti istituzionali capaci di erogare un servizio quasi confinante con quello pubblico, senza potersi permettere interruzioni , discriminazioni o soluzioni di continuità.
Esserci è d’obbligo: è questa l’imperatività di un evento che ormai identifica appieno il territorio, rappresentandolo come presidio culturale sugli scenari nazionali.
“Sosteniamo le tradizioni perché le tradizioni poi si sostengano. È il detto vittoriano su cui è costruito il Premio Penisola Sorrentina. È un Premio che ha una sua istituzionalità e una grande serietà”, dichiara Barbareschi. “In un momento così difficile come il nostro in cui si tende a sdrammatizzare, io sono un vecchio che crede nelle istituzioni, avendole anche frequentate, auspicando un profondo investimento nella cultura in questa stagione dopo Covid”
ha concluso il produttore e regista Luca Barbareschi.