Un abbraccio reale, e non virtuale, dopo una carrellata di eventi, conferenze, squarci suggestivi sulle collezioni del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: si conclude con un’istantanea del Direttore Paolo Giulierini e di una parte della squadra del MANN il videospot degli “Incontri di Archeologia”, da oggi scaricabile sul web.
Da giovedì 30 aprile, infatti, la rassegna storica, giunta alla XXVesima edizione ed organizzata dai Servizi Educativi dell’Istituto, avrà nuovi appuntamenti online sulla pagina Facebook del Museo: si arricchirà, in questo modo, l’offerta già poliedrica del nostro canale social che, proprio in queste ore, è stato riconosciuto dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali del Politecnico di Milano come piattaforma Facebook più attiva d’Italia nel periodo di lockdown (sono stati 188, infatti, i post realizzati nel solo mese di marzo 2020).
Primo appuntamento degli “Incontri di Archeologia” online (giovedì 30 aprile, ore 16) con Marialucia Giacco, responsabile scientifico della Collezione Magna Grecia del MANN: la funzionaria traccerà un percorso suggestivo fra le oltre 400 opere che testimoniano le caratteristiche insediative, le strutture sociopolitiche, il retroterra religioso ed artistico nella Campania di epoca preromana. Meraviglia nelle meraviglie, da ammirare anche con le nuove tecnologie digitali, le quattordici sale del Museo in cui è ospitata la Collezione: gli ambienti sono caratterizzati da pregiati sectilia a motivi geometrici e mosaici di età romana, sottoposti in questi anni ad un intervento di manutenzione e pulizia, che ha restituito alle superfici la vivacità dei colori delle diverse qualità di marmo.
Giovedì 7 maggio, ancora, si potrà seguire, sempre su Facebook, la conferenza di Rita Di Maria su “Un cold case: il collezionismo egittologico di Giuseppe Picchianti e Angelica Drosso”: in simultanea (ore 16), l’intervento sarà condiviso sui canali social di MANN, Archivio di Stato di Napoli, Archivio di Stato di Livorno ed Archivio del Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza (ARMU) di Firenze.
Una rete virtuale che, ai tempi del Coronavirus, permetterà al mondo della cultura di fare squadra: i tre istituti, infatti, hanno concesso in prestito, autorizzandone la divulgazione online, i documenti utili per la ricerca scientifica del MANN.
La nostra Sezione Egizia consta di un importante nucleo di reperti provenienti da collezioni private, come quella Picchianti: nel 2016, in occasione del nuovo allestimento della Collezione, una definitiva verifica presso l’Archivio di Stato di Napoli ha dato una imprevedibile svolta alla “sfida”, rimasta aperta per ben 34 anni, con i Picchianti; il fascicolo ritenuto distrutto dal fuoco nel 1943, infatti, era miracolosamente riapparso dalle sue ceneri e, con esso, pochi, ma fondamentali frammenti dell’avventura egiziana dei due collezionisti.
I nuovi dati emersi dalle ricerche nell’Archivio di Stato napoletano hanno consentito di aprire nuove piste di studio, prima presso l’Archivio di Stato di Livorno, i cui documenti hanno fornito le date di arrivo a Livorno della Collezione e della permanenza dei Picchianti nel lazzaretto di S. Leopoldo, e poi presso l’Archivio del Museo Galileo-Istituto e Museo di Storia della Scienza (ARMU) di Firenze, che ha rivelato un aspetto inedito della sedicente contessa Angelica Drosso Picchianti quale venditrice di animali esotici vivi.
Le sorprese non si fermeranno qui: da metà maggio, infatti, la MANN Tv presenterà, in postproduzione, tutti gli Incontri di Archeologia presentati nella programmazione culturale 2019/2020 del Museo.
L’appuntamento? Sempre il giovedì, alle 16, sulla pagina Facebook del MANN.