Maria che scioglie i nodi alla Chiesa dell’Incoronatella

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La Parrocchia di Santa Maria Incoronatella nella Pietà dei Turchini, nel centro storico di Napoli, considerata punto di riferimento nazionale per la devozione alla Beata Vergine Maria che scioglie i nodi, celebra per la terza volta, in modo solenne, la festa in suo onore.

Il programma in dettaglio:

DAL 19 SETTEMBRE AL 27 SETTEMBRE
Ore 18,30 Novena alla Beata Vergine Maria che scioglie i nodi.
Sarà pregata per la prima volta con il nuovo testo della popolare preghiera, approvato dall’arcivescovo di Napoli Mons. Domenico Battaglia

27 SETTEMBRE
Ore 20,00 Processione del quadro di Maria che scioglie i nodi per il centro storico
Accompagnata dalle congreghe ed associazioni religiose e dai numerosissimi devoti sparsi ovunque, il venerato simulacro percorrerà anche una parte di via Toledo, l’arteria principale della città, la strada dello shopping che conduce in piazza del Plebiscito. L’intera celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube “Maria che scioglie i nodi – Napoli” e sulle piattaforme social della parrocchia.

28 SETTEMBRE
FESTA DELLA BEATA VERGINE MARIA CHE SCIOGLIE I NODI
Mercoledì 28 settembre è il giorno della festa, nel quale si ricorda il primo “nodo” sciolto per intercessione della Vergine Maria e la preghiera di padre Jacob Rem ai coniugi Wolfgang Langenmantel e Sophia Rentz, sposi che attraversavano una profonda crisi matrimoniale: era il 28 settembre 1615.

Ore 06,30 Apertura della chiesa e “Buongiorno Maria”
La chiesa sarà aperta all’alba e dopo il canto del “Buongiorno Maria”, dopo la recita del Santo Rosario sarà offerto a Maria “il nodo più difficile” che attanaglia la nostra vita così che, nel giorno della festa, possa essere sciolto come accadde ai coniugi tedeschi. Al termine della messa i nodi saranno bruciati con il tradizionale “incendio dei nodi”. L’intera celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube “Maria che scioglie i nodi – Napoli”, sulle piattaforme social della parrocchia e su Tele A al canale 13 della TV.
Ore 12,00 Santa Messa

Ore 18,30 Santo Rosario e Messa solenne
presieduta da Mons. Lucio Lemmo, vescovo ausiliare emerito di Napoli. Al termine della messa i nodi raccolti duranti la Novena saranno bruciati con il tradizionale “incendio dei nodi”. L’intera celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube “Maria che scioglie i nodi – Napoli”, sulle piattaforme social della parrocchia e da TV2000 visibile in tutta Italia al canale 28 della TV.

“Maria che scioglie i nodi” diventa un cortometraggio
Scritto dal Maestro Roberto Bonaventura, compositore, autore e scrittore, racconta la storia del prodigio dal quale prende le mosse la devozione così cara a Papa Francesco. Girato tra alcuni luoghi della città e la chiesa della Pietà dei Turchini a via Medina, sarà disponibile nelle prossime settimane.

Il nuovo testo della Novena alla Beata Vergine Maria che sciogli i nodi
La Chiesa della Pietà dei Turchini è diventato il centro propulsore in Italia per la devozione a Maria che scioglie i nodi nonché il punto di riferimento dei devoti in Italia. Qui è stato scritto il nuovo testo della popolare “Novena alla Beata Vergine Maria che scioglie i nodi”, con un linguaggio moderno, aderente alle situazioni di vita attuali e soprattutto con riferimenti alla Bibbia e alla Tradizione della Chiesa. La Novena è stata approvata dall’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia e diffusa a tutti i devoti attraverso l’invio telematico. Sarà inserita in un libro, curato dalla parrocchia, di prossima pubblicazione.

La Madonna che scioglie i nodi a Napoli
Nel mese di ottobre del 2018 il parroco della Pietà dei Turchini, don Simone Osanna, espone alla venerazione dei fedeli una riproduzione fedele del dipinto di Augusta realizzato da Caterina Bakas, pittrice con un piccolo laboratorio accanto alla chiesa parrocchiale di via Medina. Comincia un flusso costante di devoti che raggiungono la chiesa da ogni parte della città e lasciano, in modo del tutto spontaneo, i loro nodi accanto all’immagine di Maria: preghiere scritte su fazzoletti di carta annodati.

In pochi giorni diventano centinaia e bisogna trovare il modo per “smaltirli”. Sono le preghiere dei devoti, spesso afflitti da problemi seri, e non possono essere buttati via. Si pensa ad una celebrazione, in giorno di sabato, già dedicato dalla pietà popolare al culto mariano. Al termine della messa, al canto del Magnificat, i nodi vengono inseriti in un braciere e incendiati insieme all’incenso, in segno della preghiera che sale a Dio. Il culto si diffonde velocemente e su ampia scala anche grazie ai social media, che la parrocchia utilizza come strumento di evangelizzazione.

Nel mese di ottobre 2019 la Penitenzieria Apostolica accorda la richiesta del Cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, di un anno santo giubilare, il primo nel mondo dedicato a Maria che scioglie i nodi, prorogato a causa della pandemia e chiuso l’8 dicembre del 2021. La chiesa della Pietà dei Turchini, che per i devoti è il Santuario di Maria che scioglie i nodi, diventa punto di riferimento nazionale per questa devozione grazie anche alla stampa e alla televisione che si interessano ad essa: Il Mattino, Il Roma, Maria con Te, Il Corriere della Sera, AGI e numerose testate telematiche, dedicano ampio spazio alla chiesa napoletana. Anche la televisione della Conferenza Episcopale Italiana TV2000 ha dedicato ampio spazio attraverso collegamenti e servizi: per l’apertura del Giubileo, per la prima esecuzione dell’Inno a Maria che scioglie i nodi ed in altre numerose occasioni.

Un po’ di storia
È un matrimonio che risale a quattro secoli fa, anno 1612, quando il nobile Wolfgang Langenmantel (†1637) sposò Sophia Rentz (†1649). Appena tre anni dopo, a causa di una serie di incomprensioni e diverbi che ne avevano minato il legame, i due sposi si trovavano in piena crisi e meditavano di separarsi. Ma prima di risolversi in tal senso, Wolfgang si recò a Ingolstadt, a una settantina di chilometri da Augusta, per consigliarsi con padre Jakob Rem (†1618), un gesuita morto in odore di santità, a cui si deve l’invocazione Mater ter admirabilis (“Madre tre volte ammirabile”). Il buon sacerdote affidò la difficile situazione matrimoniale a Maria Santissima e iniziò a pregare insieme a Wolfgang per custodire il sacramento. Il 28 settembre 1615, nell’ultimo dei loro quattro incontri, lo sposo consegnò a padre Rem il nastro nuziale. Ai tempi, durante la celebrazione del matrimonio, era usuale legare le mani degli sposi con un nastro bianco, segno del vincolo indissolubile. Dopo ogni litigio con il marito, Sophia faceva un nodo al nastro, cosicché quello consegnato a padre Rem risultava pieno di nodi. Ebbene, quel 28 settembre, un sabato, il sacerdote gesuita, in preghiera davanti a un’icona della Beata Vergine, sollevò il nastro nuziale e disse: «Con questo atto religioso innalzo il vincolo del matrimonio, sciolgo tutti i nodi e lo appiano». Miracolosamente i nodi si sciolsero e il nastro riacquistò il suo candore. Tra Wolfgang e Sophia ritornò la pace e il matrimonio fu salvo. Alcuni decenni dopo la loro morte, un nipote di Wolfgang e Sophia, Hieronymus Ambrosius von Langenmantel (1641-1718), canonico nella chiesa di San Pietro ad Augusta, commissionò un dipinto che raccontasse il soccorso celeste al matrimonio dei propri nonni. L’opera fu eseguita, nel 1687, dal pittore tedesco Johann Georg Melchior Schmidtner, che dipinse Maria nell’atto di sciogliere i nodi di un nastro tenuto ai suoi lati da due angeli: uno alla sua sinistra, che la guarda porgendole i grovigli; e l’altro alla sua destra, con lo sguardo verso l’osservatore, a cui mostra il nastro perfettamente sciolto dalla Madre di Dio. La Vergine è raffigurata secondo la gloriosa descrizione congiunta della Genesi (3,15), quindi nell’atto di schiacciare la testa al serpente, e dell’Apocalisse (12,1). Nel riquadro inferiore si vede l’Arcangelo Raffaele che guida per mano Wolfgang – figura del Tobia dell’omonimo libro biblico – verso il convento gesuita, luogo di salvezza per il suo matrimonio.

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