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Riaperta dopo circa ottanta anni, la chiesa di san Nicola a Pistaso, un gioiello dell’architettura barocca napoletana in Via San Biagio dei Librai, dallo scorso mese di marzo è già stata visitata da decine di migliaia di persone; residenti e commercianti del quartiere che ne attendevano con ansia la riapertura ma anche dai grandi flussi turistici che da mesi, ininterrottamente, affollano il Centro Storico di Napoli.
L’edificio, d’impianto medievale ad uso civile perché ospitò uno dei Sedili “minori”, quello dei Pistasi, successivamente divenne una chiesa dedicata a San Nicola, fu ricostruita nel 1660 e restaurata nel 1755; nel 1821 fu concessa all’Arciconfraternita di San Michele Arcangelo a Pistasi che la detenne fino agli anni ’60 del secolo scorso. La chiesa fu poi abbandonata e solo da due anni, concessa in comodato d’uso all’Associazione “Miracolo dei Borbone” che oggi la condivide, ai fini di una sua valorizzazione, con l’Associazione “I Sedili di Napoli ETS. Nella chiesa è già aperta al pubblico l’esposizione dei “Tesori di San Nicola a Pistaso” ovvero gli arredi sacri ed opere d’arte recuperati ed al centro della navata, un grande Presepio tradizionale con base circolare, in stile Settecento, ricco di scene e pastori tra i quali spicca un “San Nicola ed il miracolo dei tre bambini”.
Il prossimo 6 dicembre, alle ore 16:30, dopo oltre ottant’anni, la chiesa riaprirà in via eccezionale al culto.
In occasione della festa di San Nicola, infatti i Padri Domenicani della Basilica di San Domenico Maggiore, officeranno una Santa Messa alla quale seguirà poi la benedizione del grande Presepio.
E’ un evento che il Quartiere attendeva da anni e finalmente un edificio di culto, tra i vari assegnati ad Enti e Associazioni diverse potrà ritornare alla sua naturale vocazione. E’ da segnalare che la devozione popolare si sta già esprimendo con la visita per una preghiera ad una scarabattola ottocentesca che custodisce i resti mortali, crani ed ossa, di persone ancora sconosciute. Le famose “capuzzelle” sono di confratelli in odore di Santità? forse. Oppure sono gli antichi “viri” e nobili del quartiere che contribuirono tra il ‘600 ed il ‘700 a custodire e tutelare questa bella cappella? Un mistero che si risolverà quando i ricercatori storici delle due associazioni termineranno la consultazione degli antichi registri della Congrega.
Infine, nella stessa chiesa, alle ore 19:00, con ingresso libero e gratuito, il noto attore e regista Angelantonio Aversana, con Giovanni Esposito dell’Associazione Rievocatori Storici Fantasie d’Epoca APS, offrirà un interessante e suggestivo “tour”, in abito storico settecentesco, intorno al Grande Presepio alla riscoperta di Miti e leggende popolari che il Presepio napoletano detiene, insieme ai simboli ed alle metafore di carattere dottrinale che fanno della Tradizione presepiale napoletana, uno dei più famosi elementi dell’Identità partenopea.
Per info: www.isedilidinapoli.it pagina FB: I Sedili di Napoli Custodi della nostra Storia