Coniugare la tradizione del presepe alla modernità della realtà virtuale. Per la prima volta Napoli regala a turisti e cittadini un evento unico, un omaggio all’arte presepiale e al miracolo della natività vissuto non da semplici spettatori ma da veri protagonisti.
Domenica 1° dicembre, alle ore 16.00, le porte della storica Chiesa di San Biagio Maggiore di via San Gregorio Armeno si apriranno per ospitare “NAtivity Experience”, la mostra pensata con l’intenzione di fondere l’utilizzo di una tecnologia estremamente immersiva, come la realtà virtuale, con la tradizione dell’antica arte presepiale partenopea. Ambizioso progetto fortemente voluto dell’imprenditore Enrico Napolitano, che ha curato la produzione e lo sviluppo tecnologico dell’esperienza. Successivamente, l’idea di realizzare un evento teso alla valorizzazione della città di Napoli e delle sue tradizioni con nuovi linguaggi contemporanei, ha catturato l’attenzione del carismatico ed entusiasta Dario Varsalona, event planner partenopeo, da sempre attento alle mutazioni e alle necessità della sua città. E’ nata così NAtivity, la fusione di “NA” come Napoli e Natività, l’incastro naturale di due parole per mettere in luce i due aspetti fondamentali alla base del progetto: ovvero grande senso di appartenenza alla città e promozione di un’arte riconosciuta in tutto il mondo. Per la prima volta il visitatore avrà la possibilità di vivere il presepe con una prospettiva tutta nuova, sarà un protagonista. Il viaggio emozionale partirà con la leggenda di Benino, il pastore dormiente, a cui nella Bibbia gli angeli annunciano la nascita del Bambin Gesù. Sarà proprio il pastore la voce narrante dell’intero percorso virtuale attraverso il presepe, dall’osteria ai banchi della frutta fino ad arrivare alla magia della capanna. Si riscoprirà la prima novella della cristianità attraverso l’originale fusione dei linguaggi contemporanei e popolari, un’esperienza poetica che racchiuderà il fascino e il mistero della natività attraverso i personaggi nei quali si incarnano i simboli della tradizione e della cultura partenopea, riprese poi in tutto il mondo. Alla realizzazione del progetto hanno partecipato anche Simona Zamparelli, critica d’arte contemporanea e curatrice, Vanessa Falco sceneggiatrice. Oltre alla mostra virtuale sarà possibile prendere parte ad uno spettacolo di video mapping e visionare i presepi di Alessandro Starini, intitolato Originalità di Pulcinella, e Pino Aprea dell’associazione italiana Amici del Presepe. Particolare ringraziamento alla fondazione Giambattista Vico Napoli che gestisce la Chiesa di San Biagio Maggiore e alla Frost Earth Studio. (ANSA)