Premio San Gennaro Day, Andrea Bocelli, pluripremiato, incanta il Duomo con “Core ‘ngrato”

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Il sagrato del Duomo di Napoli illuminato di rosso per il prestigioso Premio San Gennaro Day, conferito a personalità importanti del mondo dello spettacolo e della società civile, prodotto da Jesce Sole con la direzione artistica di Gianni Simioli, sostenuto sin dalla prima edizione dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli e, in questa IX edizione, anche dalla Regione Campania, con Scabec spa e dalla Camera di Commercio attraverso l’Azienda speciale S.I Impresa.

Ospite d’onore della IX edizione, dedicata al grande Enrico Caruso, nel centenario della sua scomparsa, il tenore Andrea Bocelli, interprete d’eccezione della canzone napoletana nel mondo di oggi. Bocelli ha ricevuto il Premio San Gennaro Day dal presidente della Camera di Commercio di Napoli Ciro Fiola. Il rettore dell’Università degli Studi di Napoli Matteo Lorito gli ha conferito l’opera Prodigium 4, realizzato da Enza Monetti, che partecipa alla collettiva di 20 artisti “Sotto il segno di San Gennaro/Strategie dello sguardo” a cura di Loredana Troise in esposizione al Complesso monumentale di San Domenico Maggiore (ingresso gratuito, fino all’1 ottobre, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 18). La Bottega Ferrigno gli ha donato un presepe, realizzato proprio per lui. Andrea Bocelli ha ricambiato l’ospitalità e i doni ricevuti, accomodandosi al pianoforte e regalando a Napoli e a San Gennaro una sublime interpretazione di “Core ‘ngrato”.

Il palco del Premio San Gennaro Day ha ospitato una rosa di eccellenze, che con il loro lavoro, ciascuno nel proprio settore, ha dato lustro alla città di Napoli, compiendo un vero e proprio miracolo terreno.

 

Per la IX edizione sono stati insigniti del prestigioso riconoscimento Made in Naples: Peppino di Capri, Lino Banfi, Antonio Milo, Rocco Hunt, Emilia Zamuner, Vincenzo De Lucia, Barbara Foria, Tommaso Zorzi, Nu Genea, Marco Calone, Iabo, Bruno Giordano, Sondra Sottile, Francesca Simonelli.

 

Sul palco non solo il mondo della musica e dello spettacolo. Il Premio San Gennaro Day è stato conferito anche a Eduardo Di Napoli, imprenditore coraggio del quartiere Sanità; Ezio Stellato, esperto in materia fiscale e tributaria; Vincenzo Capasso, un giovane pizzaiolo che dalla strada è diventato Maestro dell’arte bianca; Davide Rosiello, Ceo BioVIllx; Carlo De Simone, CEO European Brokers; Cristina Leardi, Presidente del Consorzio di tutela del pomodorino del Vesuvio DOP eruzioni vulcaniche e CEO dell’azienda agricola Masseria del Sorbo

 

A Alfonso Esposito Marroccella, commerciante di Arzano, legato alla famiglia Padolino da 60 in un rapporto di stima e affetto, è stato conferito lo speciale Premio Padolino, intitolato al commerciante Rosario Padolino, tragicamente scomparso proprio in quella via che amava e per la quale si è tanto impegnato nel segno di una riqualificazione urbana, che ha sostenuto il ritorno della festa di San Gennaro nove anni fa.

 

Il Premio coniuga, da sempre, momenti di intrattenimento a momenti di riflessione. Come ogni anno il Gran Galà di premiazione è stato aperto da una Lectio Magistralis al popolo napoletano. La Lectio di quest’anno è stata affidata a Italia Orofino e Carmen Nappo, in rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori della Whirpool Napoli. Le lavoratici hanno ripercorso le tappe della dolorosa vertenza e hanno spiegato cosa significa l’epilogo della Whirpool per tutta la città di Napoli e per il suo tessuto produttivo/ manifatturiero, ormai ridotto all’osso.

 

Il Premio conferma sempre più la sua vocazione nazionale e, persino, internazionale. Durante la serata c’è stato un collegamento video con la festa di San Gennaro a New York, e, in particolare, con la Little Italy di Manhattan e con James Bari, personaggio di spicco della comunità italoamericana e proprietario dello storico ristorante Benito One, collocato nel cuore di Mulberry street, dove si svolge la festa di San Gennaro. Con lui, lo chef Pasquale Cozzolino, che dai Quartieri Spagnoli di Napoli ha conquistato la Grande Mela, dove è diventato uno dei maggiori interpreti della scena culinaria, nonché lo chef del Sindaco di New York.

 

L’attesissima serata di premiazione è stata preceduta da eventi culturali che hanno celebrato il Santo Patrono e omaggiato il tenore Caruso, per tutto il mese di settembre attraverso le arti visive, la letteratura e la musica: la mostra “Sotto il segno di San Gennaro/Strategie dello sguardo” a cura di Loredana Troise al Complesso monumentale di San Domenico Maggiore (ingresso gratuito, fino all’1 ottobre, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 18), la tavola rotonda “San Gennaro, la storia, gli oggetti della fede e la ‘religione delle cose’ del popolo napoletano” a cura di Gea Palumbo e  il concerto/seminario “Enrico Caruso un napoletano a New York” a cura del maestro Luigi Ottaiano in collaborazione con l’orchestra stabile della canzone classica napoletana del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento.

 

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(fotografie di Eugenio Blasio e Mario Pelliccia)

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