“Il progetto PITER è un progetto virtuoso e molto positivo che permette di essere sempre più vicini ai ragazzi del rione Sanità di cui dobbiamo avere cura, in modo tale da offrire un futuro certo a tanti che si sentono ai margini della società e che invece devono avere la loro opportunità e devono trovare nell’educazione la forza per ripartire e rinascere”.
E’ quanto è stato detto ieri pomeriggio, al Convegno di Presentazione del Servizio e delle attività progettuali svoltosi nella Basilica “Santa Maria degli Angeli alle Croci” di Napoli, gremita di gente: autorità, istituzioni, rappresentanti del mondo della scuola e dell’associazionismo, ma anche tanti bambini, adolescenti e con loro anche i genitori, tutti coinvolti nel progetto P.I.T.E.R., finalizzato non solo a prevenire e contrastare il fenomeno del disagio giovanile nel rione Sanità, ma anche a promuovere la cultura della legalità e valorizzare le politiche sociali. Voluto e incentivato dal territorio e dalla Prefettura di Napoli, gestito dalla Cooperativa “San Francesco” s.c.s. e dal Consorzio “Luna” s.c.s., il Progetto dei “Percorsi di Inclusione Territoriale ed Empowerment nel Rione Sanità” di Napoli (P.I.T.E.R.), finanziato dal PON Legalità, nasce da un’azione di co-progettazione messa in atto dalla Municipalità III^ del Comune di Napoli e dal Ministero dell’Interno.
Durante il convegno sono stati resi noti i risultati e presentate le attività progettuali. Il sottosegretario all’Interno Ivan Scalfarotto ha evidenziato come “l’elemento qualificante del progetto PITER” è quello di offrire ai “ragazzi la possibilità di abbracciare la cultura della legalità e di costruirsi efficaci percorsi di sviluppo personale, quale modello civico competitivo e vincente da seguire rispetto a quello criminale”. Parole di soddisfazione per quanto si sta facendo sono state espresse del vice presidente della Commissione Lavoro e Previdenza sociale del Senato, Vincenzo Carbone, il quale si augura che “questo progetto possa essere un modello per altri quartieri di Napoli”. Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, che ha evidenziato come “il tema della povertà educativa e del recupero della marginalità è una delle grande sfide di questa grande città”.
L’apertura dei lavori è stata affidata a Paolo Ragusa (Coordinatore Area Minori – Cooperativa “San Francesco” s.c.s.) il quale ha subito messo in luce “l’utilità del progetto che ricade sul benessere sociale dei giovani del territorio, impegnati in un percorso di cittadinanza attiva e di partecipazione… Il percorso che abbiamo tracciato è fondato sul valore della condivisione. Nel rione Sanità ci sono tante esperienze e innumerevoli risorse, delle eccellenze di valore nazionale. Noi vogliamo provare a collaborare e a costruire ponti. Vogliamo dialogare anche con altre realtà perché il progetto PITER deve essere comunitario”. Nel suo intervento il vice Presidente MCL Nazionale, Michele Cutolo (che presiede il Movimento Cristiano Lavoratori di Napoli) ha ricordato ai presenti che “noi dobbiamo stare vicino ai ragazzi e dobbiamo averne cura, per far in modo che possano avere un futuro fatto di opportunità, lavoro, legalità e inserimento sociale”. Per Ivo Poggiani (Presidente 3^ Municipalità del Comune di Napoli) oggi più che mai “il tema della povertà educativa e del recupero educativo riguarda i ragazzi del rione Sanità, a rischio grave di emarginazione, criminalità e devianza”, non caso sono i destinatari del progetto PITER.Sono seguite diverse testimonianze dirette, anche da parte di operatori del sociale che hanno sostenuto il progetto, come Simona Planu (Project Manager del Progetto P.I.T.E.R.) e Giuseppe Precchia (Consulente Senior del Progetto P.I.T.E.R.) che hanno raccontato le attività portate avanti per realizzare l’iniziativa, proponendo occasioni di inclusione e rispondendo all’esigenza di offerta didattica, senza dimenticare le famiglie dei ragazzi, alle quali anche è stato offerto supporto. Tutto questo attraverso istituzioni, scuole, parrocchie, centri educativi e sportivi, organizzazioni del terzo settore e altri soggetti privati del Rione Sanità. Ha colpito molto, salutata da scroscianti applausi, la toccante testimonianza di Antonio Cesarano (presidente Associazione “Un popolo in cammino per Genny Vive”) che ha messo in risalto la valenza del progetto PITER nel rione Sanità quale “preziosa opportunità, anche di riscatto, per tutti quei bambini e adolescenti sui quali impegnarsi, per promuovere lo sviluppo delle loro capacità e della loro autostima, coinvolgendoli il più possibile in queste attività che prevedono anche la prevenzione della dispersione scolastica e la diffusione della cultura della legalità”. Giovanna Scala (Dirigente scolastico dell’Istituto Statale di Istruzione Superiore “D’Este – Caracciolo”) ha messo in luce “il ruolo importante che svolge il mondo della scuola e dell’istruzione”.
Durante i lavori hanno dato il proprio contributo anche Giovanni Pagano (Assessore del Comune di Napoli alle Politiche del Lavoro, Innovazione ed Autonomia), Filiberto Parente (Presidente regionale ACLI Campania) e Don Vincenzo Vollero (Parroco della Basilica “Santa Maria degli Angeli alle Croci) dove si è svolto l’affollato convegno al quale erano presenti anche i vertici dell’Arma dei carabinieri.