Quale futuro nel PNRR per Napoli città sostenibile, tavola rotonda lunedì 12 promossa dell’Associazione dei Professori Emeriti Federiciani.

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I temi dell’inclusione sociale, della transizione ecologica, dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche pubbliche locali, della partecipazione dei cittadini e degli stakeholders al governo della città, e le nuove sfide per una Napoli capitale del Mediterraneo saranno discussi nella Tavola rotonda dal titolo ‘Quale futuro nel PNRR per Napoli città sostenibile’ che si terrà lunedì 12 luglio 2021 dalle 15 alle 17 presso l’aula Pessina dell’Ateneo federiciano nella sede storica di corso Umberto I.

Introduce l’incontro Carlo Lauro; partecipano Edoardo Consiglio, Luigi Fusco Girard, Massimo Marrelli, Luigi Nicolais e Massimo Villone. Modera Ermanno Corsi.

Con l'”economia della conoscenza” la ricerca scientifica si configura, oggi come non mai, assolutamente centrale nelle strategie di sviluppo. Ciò pone il sistema universitario nel cuore stesso della loro attuazione: il luogo dove si produce la nuova conoscenza di eccellenza che è indispensabile per affrontare le grandi sfide del XXI secolo dello sviluppo sostenibile.

Con questo spirito alcuni professori emeriti dell’Università di Napoli Federico II, seguendo l’esempio di analoghe iniziative, nazionali e internazionali, il 4 settembre 2018 hanno fondato l’Associazione Professori Emeriti Federiciani (APEF) con lo scopo di porre a disposizione delle Istituzioni e della Società civile il frutto delle loro conoscenze ed esperienze, acquisite in decenni di lavoro didattico e scientifico in uno degli atenei più antichi del mondo.

Si tratta a ben vedere di un’Associazione senza scopo di lucro che, in ottica sussidiaria, intende svolgere attività di volontariato al servizio della collettività, ispirandosi ai valori della solidarietà, della equità, della coscienza civile e della sostenibilità ambientale, sociale ed economica

L’APEF si propone di collaborare anzitutto con l’Ateneo Federico II, cogliendone lo spirito statutario, per il quale “l’Università concorre allo sviluppo della cultura, del benessere sociale ed economico e del livello produttivo del Paese, anche attraverso forme di collaborazione con soggetti nazionali ed internazionali, pubblici e privati, che promuovono attività culturali e di ricerca” (art.2, co. 10, Statuto della Federico II).

La “missione” dell’Associazione non è assolutamente in competizione con l’offerta accademica di didattica e ricerca della Federico II, ma è complementare ad essa, essendo orientata a contribuire ai suoi obiettivi statutari, in una logica sussidiaria, attraverso  metodologie non convenzionali di ricerca di tipo interdisciplinare,  ma anche contribuendo alla crescita della coscienza civile degli studenti (art 2 dello Statuto Federiciano),  quale elemento indispensabile per lo sviluppo democratico,  sociale ed economico.

Il “valore aggiunto” dell’Associazione è rappresentato dal contributi allo studio dalle tematiche che interessano il futuro della nostra società e che si collegano in particolare alla “terza missione” dell’Università.

In questa prospettiva l’APEF, mettendo a disposizione il suo capitale umano e di conoscenze si propone di contribuire alla città/società in generale, nella interpretazione dei megatrends (invecchiamento, fenomeni migratori, nuove tecnologie e loro impatti su benessere, tutela dell’ambiente, etc); dare un contributo alle Istituzioni pubbliche e sociali su aspetti che riguardano le grandi sfide del presente e del futuro in relazione allo sviluppo sostenibile che sono state identificate e poste sotto forma di obiettivi strategici e misurabili nella Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Ciò pone il sistema universitario nel cuore stesso della loro attuazione, ovvero luogo dove si produce la nuova conoscenza di eccellenza che è indispensabile per affrontare queste sfide.

L’UNECE ha di recente pubblicato lo studio “People-Smart Sustainable Cities”, raccomandando un approccio allo sviluppo sostenibile “basato sulle città”, che, in quanto fulcro della vita economica, sociale e culturale del mondo, possono affrontare contemporaneamente molteplici obiettivi di sostenibilità e offrire risposte più rapide e pratiche alle relative sfide.  Le città sono dunque chiamate a mettere in atto un intervento di policy smart, che si traduce in un “processo continuo ed esplorativo volto a trovare soluzioni nuove e innovative e a sviluppare una cultura di governance aperta e agile che faciliti apprendimento, adattamento, creatività, innovazione e co-creazione” basato su modelli innovativi di governance, business e qualità della vita.

In questa prospettiva il Piano Nazionale di Ripresa e di Resilienza, che recepisce gli obbiettivi dell’Agenda 2030, e le imminenti elezioni amministrative nella nostra città offrono all’APEF l’opportunità di dare il proprio contributo di idee e di metodo per un futuro di Napoli “città sostenibile”.

L’evento è organizzato in modalità mista. É previsto un numero ristretto di partecipanti in presenza per cui occorrerà prenotarsi scrivendo all’indirizzo infoapef@unina.it.
Gli associati dell’APEF potranno partecipare alla Tavola rotonda direttamente, senza limitazioni di  numero, attraverso Teams.
Per i non soci sarà possibile assistere all’evento su YouTube.

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