La poesia di Gabriele Tinti interpretata dal celebre attore Alessandro Haber nella Cappella Sansevero, con la speciale video performance “Sanguinamenti”.
Il reading intende dare voce alle Macchine anatomiche, realizzate dal medico palermitano Giuseppe Salerno che Raimondo di Sangro settimo principe di Sansevero prese a lavorare con sé.
La performance sarà presentata venerdì 9 giugno sui canali social del Museo Cappella Sansevero. Il video resterà visibile anche successivamente su Facebook e sugli altri profili social del Museo (Instagram e YouTube).
Nella Cavea sotterranea della Cappella Sansevero sono oggi conservate, all’interno di due teche, le famose Macchine anatomiche, o Studi anatomici, gli scheletri di un uomo e di una donna in posizione eretta, con il sistema arterovenoso scoperto e riprodotto nei minimi dettagli. Le due opere sono tra le presenze più enigmatiche del complesso monumentale. Ancora oggi, a oltre duecentocinquanta anni di distanza, si dibatte sui procedimenti e i materiali grazie ai quali si è potuta ottenere una tanto eccezionale conservazione dell’apparato circolatorio. La minuzia e la precisione della riproduzione hanno alimentato la leggenda secondo la quale esse sarebbero state realizzate tramite esperimenti su due corpi reali che avrebbero subìto delle particolari iniezioni, tali da procurare la “metallizzazione” dei vasi sanguigni. In realtà il sistema circolatorio è frutto di una ricostruzione effettuata con diversi materiali, tra cui la cera d’api e alcuni coloranti.
Due vere e proprie opere d’arte, oggi mancanti del “corpicciuolo del feto” collocato ai piedi della donna e trafugato alcuni decenni fa. Le Macchine anatomiche vanno inserite nell’ampio spettro di sperimentazioni e interessi del principe di Sansevero, prolifico inventore e intraprendente mecenate, che si occupò, tra l’altro, anche di medicina, nell’intento di meravigliare gli osservatori contemporanei e posteri.
Alessandro Haber darà voce alle poesie di Gabriele Tinti ispirate a temi al contempo anatomici e evangelici: ferite, scorticamento, sanguinamento. Una serie di versi – alcuni dei quali inediti, altri pubblicati nel volume “Sanguinamenti” (La Nave di Teseo) – composti con l’obiettivo di trasfigurare la nostra paura per la morte, per il dolore e la sofferenza.
Il progetto rientra nella serie di scrittura ecfrastica, frutto del culto delle immagini dello scrittore e poeta Gabriele Tinti che da anni compone poesie ispirate alle opere d’arte coinvolgendo importanti attori (tra i quali Kevin Spacey, Malcolm McDowell, Abel Ferrara, Joe Mantegna, Marton Csokas, Robert Davi, Burt Young, James Cosmo, Stephen Fry, Vincent Piazza, Franco Nero, Luigi lo Cascio e Alessandro Haber) e alcuni tra i più prestigiosi Musei al mondo come il Metropolitan di New York, il J. Paul Getty Museum ed il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano, la Gliptoteca di Monaco, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli, il Parco Archeologico del Colosseo e molti altri ancora.
Nel maggio 2021 il Museo Cappella Sansevero aveva già ospitato la poesia di Gabriele Tinti, interpretata in quell’occasione dal celebre regista e attore Abel Ferrara per omaggiare, nella ricorrenza dei 250 anni dalla morte di Raimondo di Sangro, il capolavoro barocco del Cristo velato e il principe di Sansevero.