Il volto di Venezia 78, l’edizione della ripartenza e del riscatto che apre domani alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con Roberto Benigni Leone d’oro alla carriera, seguita dall’anteprima mondiale di Madres Paralelas di Pedro Almodovar, è Serena Rossi.
Eclettica, solare, popolare in tv tra programmi d’intrattenimento e fiction sin dai tempi di Un posto al sole e al cinema, l’attrice è l’esempio di quella nuova generazione di interpreti che sanno fare tutto e bene, cantante, conduttrice, attrice come Anna Foglietta che l’ha preceduta o Paola Cortellesi, per fare due esempi.
“Non importa quanto è grande lo schermo, importa la libertà d’artista che segue i progetti cui crede e si impegna al massimo sempre”, dice in un’intervista all’ANSA mentre prepara il ‘discorso’. Madrina della Mostra del cinema di Venezia (1-11 settembre), spetta a lei introdurre questa edizione.
“Scrivo e riscrivo il testo da settimane, me lo ripeto mentre faccio la spesa o preparo la cena”, dice con quella simpatia che è uno dei suoi tratti caratteristici. I testi di solito sono aulici, l’importanza del cinema, il valore dell’opera, i grandi autori… “sì ma non siamo in una bolla, comincia un’avventura bellissima tra decine di film di tutto il mondo, ma questo mondo è in fiamme e io sento di dover dire anche questo, magari uscirò fuori dai canoni ma sento di doverlo fare. La Mostra è un evento culturale, ma questo palcoscenico della Sala Grande del Palazzo del Cinema offre anche l’occasione per parlare della realtà che ci circonda e alla quale noi del cinema non siamo indifferenti solo perché viviamo in una bolla e tanti film ne saranno ulteriore testimonianza, affrontando temi come la violenza di genere, le guerre dimenticate, la dimensione esistenziale dei rifugiati e tanto altro”.
Ha intenzioni serissime: “Sarò qui tutto il periodo della Mostra e cercherò di non perdere un film, ne farò scorpacciata”.
(ANSA).