Sergio Siano, professione fotoreporter. Gli aneddoti di una carriera on the road, sabato 12 in Sala Assoli per Il Sabato della Fotografia.

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Da 35 anni attraversa le strade di Napoli con la sua macchina fotografica. Dove c’è una notizia, un fatto di cronaca, una spigolatura di spettacolo potete essere certi che apparirà Sergio Siano. Fotoreporter del quotidiano Il Mattino, autore di diversi progetti editoriali, sabato 12 marzo alle 11,30 si racconterà al pubblico de Il sabato della fotografia nella Sala Assoli, sede della sesta edizione della rassegna. L’appuntamento fa parte della sezione Memorie dall’archivio.

Siano racconterà aneddoti e retroscena legati al mestiere della fotografia e soprattutto alla città, nella quale ritrova il mondo intero.

Figlio di una famiglia di fotografi, espressione e continuatore del lavoro dell’agenzia Foto Sud, (oggi New Fotosud, fondata nel 1970 da Giacomo Di Laurenzio, Mario Siano, Antonio Troncone e Franco Pappalardo al quale subentrò Guglielmo Esposito), Siano inizia a raccontare gli eventi in città ancora ragazzino, con una Nikon FM fornitagli dal papà Mario.

“Ho cominciato a imparare questo splendido mestiere quando avevo sedici anni, nel neonato quotidiano “Il Giornale di Napoli” fondato nel 1985 da Orazio Mazzoni – ricorda -. Si cominciava alle sei del mattino per poi correre al piccolo laboratorio di via dei Fiorentini per sviluppare le foto che servivano per l’edizione delle ore 13. Ho affrontato fin dal primo momento il lavoro con un animus professionale, conscio che non esisteva una scuola per fotoreporter né testi su cui studiare e che l’unico modo per imparare era la pratica”.

Da allora, attraverso le pagine del Mattino e di innumerevoli quotidiani e magazine nazionali e internazionali, l’occhio di Siano ha raccontato la Napoli degli ultimi quarant’anni.

La sua opera prima è stata “Il mare non bagna Napoli”, con contributi di amici scrittori e giornalisti. Tra gli altri libri ci sono “Quartieri Spagnoli; “Vicoli, un viaggio Napoletano”; “Con gli occhi di Caravaggio”; “Napoli com’era e com’è” in cui mette a confronto foto di zone della città fatte nell’800 con immagini degli stessi luoghi scattate ai giorni nostri. “Maradona” è stato il suo bestseller.

Tra i prossimi incontri della rassegna curata da Pino Miraglia il 2 e 3 aprile c’è il workshop con Irene Alison il 2 e 3 aprile. Invece il prossimo incontro, con Tano D’Amico, è stato posticipato dal 2 al 9 aprile.

Il sabato della fotografia rientra nel progetto “Movimenti per la fotografia” nato nel 2012 da una sinergia tra il MAV (Museo Archeologico Virtuale di Ercolano), camerachiaraimage di Pino Miraglia, e l’associazione culturale 180° Meridiano con lo scopo di diffondere la cultura fotografica nelle scuole.

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