Al via la quarta edizione il festival di musica barocca Sicut Sagittae, che apre la stagione concertistica del centro di Cultura Domus Ars di Carlo Faiello. Prodotto dal Il Canto di Virgilio, il festival si svolgerà a Napoli da venerdì 4 a domenica 6 ottobre, per poi proseguire da venerdì 25 a domenica 26 ottobre e culminare col concerto di chiusura, dedicato al confronto tra il barocco musicale veneziano e napoletano, giovedì 7 novembre sempre presso la Domus Ars con la direzione artistica di Antonio Florio, dal 1987 ambasciatore indiscusso del Barocco Napoletano nel mondo con il suo celebre gruppo oggi chiamato Cappella Neapolitana.
Ascolti rari e sorprendenti e prime esecuzioni assolute anche per questa edizione.
Tra le attività dell’Associazione “Cappella Neapolitana-Antonio Florio” quest’anno promuove un ciclo di tre seminari dedicati allo studio del patrimonio musicale sacro napoletano tra Sei e Settecento, volto alla scoperta e all’esecuzione di un repertorio ancora inedito. I seminari si terranno alla Domus Ars e sono aperti a studenti e appassionati.
Venerdì 4 ottobre ore 20:30
L ‘APOGEO DEL CORNETTO
I CAVALIERI DEL CORNETTO
Andrea Inghisciano, David Brutti Cornetti
Maria Gonzales Organo
Musiche di Claudio Monteverdi, Cipriano De Rore, Andrea Gabrieli, Giovanni Battista Fontana, Giovanni De Macque,
Dario Castello, Giovanni Maria Trabaci, Tarquinia Merula, Salomone Rossi, Girolamo Frescobaldi, Andrea Falconieri, Gioseppe Giamberti, Tarquinia Merula.
Sabato 5 ottobre ore 20:30
UNWRITTEN
Dal Violino all’Arpa
Brani del grande repertorio barocco per violino suonati all’arpa
Flora Papadopoulos Arpa doppia *
Musiche di Heinrich L F. Biber, Giuseppe Tartini, Biagio Marini, Elisabeth Jacquet de La Guerre, Arcangelo Corelli, Biagio Marini, Johann Sebastian Bach.
Domenica 6 ottobre ore 20:30
Le Sonate per Flauto di Johann Sebastian Bach
Tommaso Rossi flauto traversiere
Enrico Baiano fortepiano
Domus Ars Centro di Cultura, via Santa Chiara, 10
Prezzo biglietti 10 euro (intero) 5 euro (ridotto under 26 e over 60). Riduzioni per gruppi di un minimo di 6 persone, organizzati da associazioni e circoli aziendali.
Info: infoeventi@domusars.it tel. 0813425603
Dopo la fortunata serie del 2018, dedicata al violoncello e ad altri strumenti a corda rari del barocco napoletano, i cui atti pubblicati a cura della Cappella Neapolitana saranno presentati durante il Festival di quest’anno, il nuovo programma è legato inizialmente agli strumenti a fiato, e principalmente al cornetto, che ebbe una fortuna straordinaria tra rinascimento e barocco grazie alla sua capacità di emulare e a volte perfino superare la voce umana. Il primo concerto, l’Apogeo del cornetto, con musiche di Monteverdi, De Rore, Gabrieli, Battista Fontana, De Macque, Castello, Trabaci, Merula. <<Onnipresente nelle cappelle e nei gruppi strumentali del Cinque e Seicento, che alternavano strumenti a fiato a strumenti a corde, il cornetto divenne un emblema di virtuosismo esasperato , grazie a interpreti divenuti celebri , come Girolamo Della Casa o Luigi Zenobi “il Cavaliere del Cornetto”>> Spiega Antonio Florio. << Un programma di riscritture di capolavori barocchi per sola arpa doppia con Flora Papadopoulos, per il secondo appuntamento del Festival. Il terzo vedrà invece protagonisti Tommaso Rossi, per l’occasione accompagnato dal grande virtuoso di clavicembalo Enrico Baiano, in un concerto dedicato all’integrale di Bach per flauto, quattro sonate, tutte dei capolavori, ognuna con la sua specifica individualità e carattere, che manifestano una singolare originalità di scrittura, sia dal punto di vista melodico che armonico, da stagliarsi nettamente nell’ambito del repertorio settecentesco per flauto. La seconda parte del programma prevederà poi songs elisabettiani per voce e due liuti di John Dowland, con la giovane voce di Giulia Lepore accompagnata da due veterani strumentisti come Franco Pavan e Pierluigi Ciapparelli ; un programma di mu siche per insieme di archi con il Gabinetto Armonico diretto dal violinista Marco Piantoni (con la voce di Aurelio Schiavoni e strumentisti barocchi) e due serate dedicate a rare cantante da camera del Seicento: cantate di Giovanni Bononcini eseguite dal complesso Port de Voix diretto dal clavicembalista Angelo Trancone (con il soprano Olga Cafiero, l’alto Aurelio Schiavoni e il violoncello di Chiara Mallozzi) e cantate di Giovanni Cesare Netti, con l’altro insieme La Sambuca Lyncea , diretto al clavicembalo da Luigi Trivisano, con i soprani Federica Altomare e Valeria La Grotta e il basso Roberto Gaudino>>.
Il titolo latino a cui rimanda il nome del Festival, tratto da un salmo spesso posto in musica dai grandi compositori dell’età barocca, è fortemente evocativo della potenza e dunque del fascino dei suoni di un passato che videro Napoli capitale europea della musica. L’obiettivo è sempre lo stesso: restituire all’ascolto perle di autentica bellezza interpretate magistralmente da musicisti che con passione e competenza si dedicano a questo repertorio. Tra i musicisti sul palco giovani professionisti formatisi proprio con il Maestro Florio che, oltre ad essere il fine musicista e l’acclamato direttore d’orchestra ricercato in Europa e Oltreoceano, è il l’abile e sensibile mentore e maestro che ha formato affermati musicisti e cantanti.