La cooperativa L’Orsa Maggiore, nell’ex base Nato, il 26 gennaio alle 10:30, apre le porte della Factory, che realizza percorsi di formazione e inclusione lavorativa
Tre aree produttive, sartoria, stamperia, bar bistrot, che formano e danno lavoro a giovani con disabilità, madri single, neet, giovani in drop out. Venerdì 26 gennaio alle 10:30 è in programma la presentazione del progetto “Hub Sole” (Sviluppo Occupazione Lavoro Emancipazione), realizzato dalla Cooperativa L’Orsa Maggiore nel Parco San Laise (ex Area Nato), che ha previsto percorsi di formazione e inclusione lavorativa a favore di persone con fragilità, attraverso la realizzazione di un’impresa sociale.
«Siamo partiti dall’esperienza maturata dal 2010 con l’attivazione di Casa G.L.O. – servizio diurno in un Bene confiscato alle mafie – spiega Angelica Viola Referente Sviluppo della Cooperativa, che ha avviato questo progetto – abbiamo guardato lontano e lavorato sodo, riuscendo così a realizzare “Hub Sole”, un grande laboratorio con settori produttivi, che coniuga inclusione sociale e lavorativa, a favore di giovani vulnerabili».
Tre le aree produttive di intervento: service & production, conferenze & meeting, food & coffee. Factory è dunque un’area produttiva, in cui una stamperia e una sartoria sociale lavorano in collaborazione. Un gruppo di giovani neet è impegnato in attività di grafica e tecniche di stampa, personalizzando gli oggetti da realizzare; un gruppo di donne è espressione della sartoria sociale, decise a impegnarsi in un percorso di emancipazione personale.
«Il lavoro, è il presupposto indispensabile per essere autonomi, indipendenti e capaci di costruirsi il proprio futuro – commenta Francesca D’Onofrio Presidente della cooperativa – per questo motivo L’Orsa Maggiore ha deciso di creare un luogo che profuma di opportunità, dove formazione e lavoro vanno a braccetto, dove ci si forma lavorando e si lavora formandosi». L’Orsa Maggiore Bar Bistrot & Factory è un polo di inserimento lavorativo per persone con fragilità, in cui si stimolano l’acquisizione di competenze, in un contesto in cui la persona è al centro, i ritmi e i tempi sono adeguati alle persone e si lavora sulla qualità, sia del prodotto che del processo produttivo. Il bar bistrot, nasce dall’esperienza di formazione nel campo del ricevimento dei giovani con fragilità, che hanno dimostrato di avere competenze e attitudini positive verso questo settore. «Abbiamo deciso di investire in questa direzione – ribadisce D’Onofrio – e grazie al sostegno della Regione Campania, della Fondazione Peppino Vismara, della Fondazione Con il Sud, di Unicredit, Orsa Bistrot, è una realtà produttiva in cui giovani con fragilità lavorano insieme per uscire dall’ottica di assistenzialismo e dimostrare che con la volontà e l’impegno si possono raggiungere grandi obiettivi».