Sold out per il Festival delle Periferie, l’evento multidisciplinare ad ingresso gratuito che si è tenuto nelle giornate del 4, 5 e 6 luglio 2024 presso la Masseria Antonio Esposito Ferraioli di Afragola (Na) e che ha visto alternarsi musica live, estemporanee di arti grafiche e visive, esposizioni, workshop di approfondimento del settore discografico e artistico, momenti di incontri e discussioni.
Si tratta di un appuntamento realizzato nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, con il sostegno MiC e di SIAE, che sostiene la musica emergente e i giovani talenti e che ha dato seguito alle ultime due edizioni dello Scampia Music Fest. La direzione artistica è stata curata dal musicista dei 24 Grana Giuseppe Fontanella.
Il Festival delle Periferie, in particolare, realizzato con il sostegno della Masseria Antonio Esposito Ferraioli, dell’associazione Libera e di Amnesty International (powered Birra Peroni), è stato realizzato con l’obiettivo di superare le barriere culturali e sociali che caratterizzano le periferie, attraverso una proposta artistica e forme di comunicazione musicale in grado di aprire spazi di rappresentazione e suscitare emozioni che richiamano a condizioni di socialità e valori etici.
Fondamentale è stato il coinvolgimento di giovani musicisti. Si sono esibite in totale sei band under 35 e cioè A Smile From Godzilla, Little Pieces of Marmelade, La Municipàl, Fran, The Devils e Thru Collected, che hanno offerto dal palco della Masseria Ferraioli un repertorio vasto e variegato.
A corredo dei live, quattro workshop formativi, realizzati in collaborazione con Sciòlt, l’open mic di Camera d’Autore, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti adeguati per far diventare la propria passione una professione.
Anche la scelta della location non è stata casuale. La Masseria Antonio Esposito Ferraioli, infatti, situata in via Enrico Berlinguer ad Afragola, rappresenta un baluardo di legalità nell’area metropolitana di Napoli. Si estende su una superficie di circa 12 ettari, pari a 120mila metri quadri, e porta il nome di Antonio Esposito Ferraioli, cuoco, scout e sindacalista della CGIL, vittima innocente della camorra.
Presente anche l’illustratrice Francesca Radicetta che, dipingendo su un pannello installato di fianco al palco, ha prodotto opere inedite direttamente ispirate da quanto è avvenuto dal vivo.