Entra nel vivo il festival Sui Sentieri degli Dei con due nuovi appuntamenti Unplugged ideati da Gino Aveta per il format ‘Na voce, ‘na chitarra e … nu poco e tv che, dopo il successo dello scorso anno, torna ad animare l’estate agerolese.
E tremate, tremate, marinai e sirene: giovedì 30 … Capitan Capitone, aka Daniele Sepe, sbarca in costiera con tutta la sua ciurma, I Fratelli della Costa, per scoprire nuove meraviglie, come Dino il pesciolino fino, e per calcare le orme di Paolo Avitabile, famoso condottiero di Agerola.
Un omaggio di ‘Capitan Capitone’ al temutissimo generale che cominciò la carriera militare con Murat, con cui andò a Waterloo a seguito di Napoleone, e successivamente si distinse nell’esercito borbonico fino ad arrivare in Afghanistan per domare una rivolta per l’esercito inglese. È l’unico occidentale che ha mai sottomesso il popolo afgano, ne divenne il Gran Khan, fu crudelissimo nel mettere ordine nel disordine, tanto che ancora oggi in Afghanistan ai bambini che fanno i discoli li si minaccia di chiamare Abu Tabela (così aveva scelto di farsi chiamare Avitabile).
Scrive in proposito Daniele Sepe: La conoscete la storia di Paolo Avitabile, famoso condottiero di Agerola? Mbè il generale Avitabile cominciò la carriera militare con Murat, con lui a seguito di Napoleone andò fino a Waterloo, e sopravvisse. Poi successivamente nell’esercito borbonico si distinse per alcune imprese militari che avevano del miracoloso, ma non era nobile e quindi non riusciva ad avanzare di carriera. Quindi decise di partire come mercenario, in Persia poi in India. Gli inglesi gli affidano un battaglione di Sikh per domare una rivolta in Afghanistan, e lui fu talmente convincente da essere nella storia di quel popolo l’unico occidentale che li ha mai sottomessi. Ne divenne il Gran Khan. Era ricchissimo, aveva un harem da non credere, ma a sessant’anni gli venne nostalgia del paese natio. Si portò anche le bufale, per questo io mangio la mozzarella quasi ogni giorno. Grazie, Avitabile. Poi si innamorò di una giovane del suo paese, la sposò, e lei gli cucinò un capretto al veleno. Era sopravvissuto a Wellington, ai Pashtun, a sciabolate, pallottole e palle di cannone, all’impossibile, ma si fece ammazzare per amore di una “signorina”.
Dopo l’iniziale Capitan Capitone e i fratelli della costa, il successivo Capitan Capitone e i parenti della sposa, e ora il terzo volume di questa saga picaresca dal titolo Le nuove avventure di Capitan Capitone, il sassofonista e compositore partenopeo continua a navigare sul suo galeone con i suoi marinai, un collettivo, o meglio una ciurma, che raccoglie le migliori lame di Napoli contemporanea che mostrano le diverse anime musicali di una città ricca e prosperosa di note: il rock, la canzone d’autore, il jazz, il funk, il punk, il reggae, il rap e di tutto di più. Il collettivo ha un assetto variabile, e si dà all’arrembaggio a seconda del galeone da assaltare.
Segue, venerdì 31, un incontro tra due culture che hanno in comune il mare, la socialità, la simpatia, la tradizione musicale. Gatto e topo è il tiolo dell’Unplugged che vede insieme Francesco Baccini e Mario Porfito e che ha come comune denominatore l’ironia espressa nelle parole e nei versi del poliedrico attore napoletano e nella musica dallo straordinario repertorio del cantautore genovese.
Tra i prossimi appuntamenti: Max Gazzè (1/8), Monica Sarnelli (2/8), Maurizio de Giovanni e Alessandro Incerto (4/8) e Tosca (13/8), che il 6 agosto è anche a Napoli al Maschio Angioino con Direzione Morabeza.
INFO e PRENOTAZIONI
Tutti gli spettacoli al Parco Colonia Montana (400 posti a sedere) iniziano alle 21.00
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su www.proagerola.it