Torna a Napoli EnergyMed con la tredicesima edizione, dal 24 al 26 marzo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dopo due anni di sospensione per il Covid.
In primo piano ci saranno le Rinnovabili: le nuove fonti energetiche, sulle quali ANEA (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente) lavora da anni, riprendono infatti la corsa a causa della crisi internazionale per la guerra Russia-Ucraina che si colleg al controllo del gas.
Quello napoletano è un evento atteso dagli operatori del campo energia e dalle grandi aziende a partire da Hitachi Rail, impegnata nei lavori della Linea 6 della metropolitana di Napoli. Alla mobilità aumentata sta lavorando intensamente ABB, multinazionale con sede in Italia.
Edison è al fianco della Campania nel percorso verso la transizione energetica con un investimento previsto di 200 milioni di euro per la realizzazione di 2 parchi eolici da 132 MW e un impianto fotovoltaico da 29 MW. Intanto Arriva Italia, uno dei principali operatori nel settore della mobilità sta sperimentando sistemi di alimentazione green, tra cui l’elettrico e il Gas Naturale Compresso (CNG). EnergyMed 2022 partirà con il convegno “PNRR e transizione energetica: lo stato di attuazione per il sud”, organizzato da ANCI Campania e ANEA sulle prospettive e sull’utilizzo di circa 200 miliardi di euro. L’eolico in Campania sarà al centro dell’incontro del 25 marzo con l’Associazione Nazionale Energia del Vento. I temi affrontati saranno tanti come il caro-energia discusso dall’Ordine degli Ingeneri e il Superbonus trattato dall’Ordine degli Architetti. Diversi gli appuntamenti promossi anche da Lega Ambiente, Regione, Comune di Napoli e Università Federico II. In partnership con RemTech Expo di Ferrara Fiere si parlerà anche di risanamento e rigenerazione dei territori. “Con EnergyMed vogliamo dare un segnale netto alle imprese – spiega Michele Macaluso, direttore di ANEA – alle istituzioni e alle famiglie sulla necessità di puntare senza esitazione sulle rinnovabili, sull’efficienza energetica e sulla mobilità sostenibile; l’abuso finora fatto dei combustibili fossili ci rende dipendenti e ricattabili per il loro approvvigionamento, ed è causa di instabilità geopolitica, e del caro energia”.
(ANSA).