Se da un lato la ‘passata’ quarantena ha stravolto e destabilizzato la vita di ciascuno, generando paure, ansie e incertezze, dall’altro ha consolidato un clima di solidarietà e partecipazione. Non poter uscire, mangiare una pizza con gli amici, sorseggiare un caffè al bar, gesti semplici e di routine, sono stati sostituiti da dirette facebook, ricette in diretta, tutorial per le donne, con l’obiettivo di fare rete. Gli scenari spettrali dei 2 mesi trascorsi, dove il silenzio e il deserto in strada erano protagonisti, hanno obbligato ad avere più tempo ‘libero’. Il coronavirus ha costretto ad annullare ogni evento e spettacolo in programmazione, fermare la promozione dei progetti artistici e rispettare l’hasthag #iorestoacasa. E così, via libera alla fantasia, brio, improvvisazione e perché no, iniziative interattive con i social. Parliamo infatti di un programma tv ideato dal conosciuto Flavio Massimo con Maria Claudia Pesapane e Manuele Aka , i due compagni di viaggio, con i quali ha dato vita ad “Artisti in quarantena”, che dalle proprie finestre, dai balconi, o comodamente seduti seduti sul divano, realizzano delle vere performance. Ne scaturisce la rappresentazione di sentimenti, un vero spaccato di vita.
Artisti in quarantena, un programma televisivo per regalare un sorriso in questo periodo difficile. Ci spiega come nasce l’idea e quali sono gli ascolti?
Fermo non riesco a stare…Nel pieno dell’emergenza, quando tutti eravamo in casa impauriti dal coronavirus, durante una videochiamata con l’ attrice e cara amica Maria Claudia Pesapane, e Manuele Aka, video editor e pubblicitario, parlando del difficile momento, ci siamo chiesti cosa mai avremmo potuto fare nel nostro piccolo, per rendere meno ‘pesanti’ le giornate delle persone e nel pieno rispetto di un mestiere che amiamo profondamente. Abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e mostrare il nostro talento. Nasce così Artisti in quarantena, in onda tutte le sere alle 22 su Piuenne tv, canale 17 del digitale terrestre. Un programma d’intrattenimento rivolto a tutti i napoletani creando sinergia e unione con tutti gli artisti. Vi invito a seguirci, c’è da divertirsi e da riflettere al tempo stesso.
Volti noti hanno aderito all’iniziativa. Se con un aggettivo li potesse descrivere, cosa direbbe di ognuno di loro?
Sicuramente generosi. E’ apprezzabile la loro disponibilità nel donare un po’ della propria arte per far sorridere e gioire persone in questo periodo dove la mente è pregna di pensieri negativi e angoscianti. Li ringrazio davvero per aver sposato questa iniziativa e sicuramente ci saranno altre e future collaborazioni insieme.
Protagonista indiscusso l’intrattenimento. Ma ampio spazio e valore al sociale. C’è la storia che le ha lasciato il segno? Se sì, perché?
Come sempre il popolo napoletano ha mostrato un grande cuore e senso di collettività. Nella prima puntata per esempio, abbiamo raccontato la storia di Anna Fusco, artista e imprenditrice, che aiuta i senza fissa dimora donando loro abiti, pasti e tanto calore, creando nel suo quartiere una vera e propria rete di solidarietà. La sua storia è stata riportata anche sul New York Times. Nella seconda puntata invece, è stato ospite il fiorista Raffaele Amoroso, che per non far seccare e morire i fiori, ha deciso di regalarli al suo quartiere, in cambio di una piccola offerta destinata alla Caritas. Queste sono le storie che lasciano il segno e riempiono il cuore!
Quali sono i progetti futuri ai quali sta lavorando. Può anticipare qualche chicca?
Nel campo dell’arte e dell’intrattenimento, in questo periodo storico è difficile programmare. Sto comunque scrivendo uno show con Anna Pisco, nella speranza che si concretizzi presto, perché significherebbe che si è trovato una soluzione alla pandemia e alle restrizioni a cui siamo ancora legati. Ad ottobre invece, dovrebbe andare in onda su Rai 1, la seconda stagione di ‘Nero a metà’ con Claudio Amendola, dove interpreto il piantone della questura . Intanto cerco di capire come si prospetta l’estate e quali saranno le attività consentite…Insomma, cerco di attivarmi e programmare.ignificherebbe che si è trovato una soluzione alla pandemia e alle restrizioni a cui siamo ancora legati.