Si è concluso il progetto NEET Equity, selezionato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale nell’ambito dell’Avviso “Prevenzione e contrasto al disagio giovanile” (ID 189/Avviso Disagio), portato avanti dall’UNICEF Italia e rivolto a 300 ragazzi e ragazze tra i 16 e i 22 anni di Napoli, Taranto e Carbonia. A conclusione del Laboratori Urbani Partecipati – LUP4.0, durante i quali hanno ricevuto formazione sulla progettazione sociale e sulle tecniche e regole della comunicazione, i ragazzi e le ragazze hanno presentato 9 progetti di rigenerazione urbana calibrati sui propri contesti di appartenenza.
“Da Scampia a Napoli, a Carbonia passando per i diversi quartieri di Taranto fra cui il Tamburi e il Paolo Sesto, i ragazzi e le ragazze hanno presentato le loro idee. Attraverso la moda, lo sport, il tetro di comunità, la creazione di Hub e spazi di socialità, le idee dei ragazzi parlano di futuro ma soprattutto di presente manifestando la volontà di essere agenti del cambiamento, adesso. Partecipazione, empatia, vicinanza, rete e concretezza sono state queste le parole chiave emerse nel corso dei tre forum conclusivi.” – ha dichiarato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia.
I progetti vincitori scelti nel corso di tre forum territoriali online, svolti online il 14, il 16 e il 18 dicembre, in cui hanno partecipato i giovani, referenti delle istituzioni ed esperti, sono stati:
per Napoli : “Ricomincio da qui. Dialoghi di ripartenza” per creare un centro dove i giovani si possano incontrare, parlare, leggere, stare insieme, un luogo aperto ai giovani con i giovani.
Per Taranto ex aequo: “Teatro Abbasch” per creare una Compagnia Teatrale Giovani capace di autogestirsi, formarsi e attrarre altri coetanei al fine di prevenire e contrastare il disagio sociale che porta i ragazzi e le ragazze all’abbandono scolastico, all’autoesclusione dalla società; e “l’Accademia Pubblica della Moda” che ha l’obiettivo di realizzare un’istituzione con connotazioni lavorative e formative, in cui convogliare le tante competenze specifiche presenti sul Territorio, recuperando un edificio scolastico abbandonato nel quartiere San Paolo.
Per Carbonia: “Rigeneriamo. La Carbonia che vorremmo!” per realizzare uno spazio aperto attraverso un gruppo ON-LINE che documenti attraverso foto e video la presenza di spazi inutilizzati o abbandonati e indichi suggerimenti e possibilità di riutilizzo e rigenerazione urbana.
“Non studiare, non lavorare, né seguire percorsi di formazione rappresenta una condizione di estremo disagio ed esclusione sociale per il futuro dei giovani. Quest’anno, inoltre, la pandemia da COVID-19 ha contribuito ancora di più a peggiorare questa situazione” – ha continuato Carmela Pace, Presidente dell’UNICEF Italia. “Attraverso il progetto NEET Equity dell’UNICEF Italia abbiamo voluto focalizzare l’attenzione su alcune aree del nostro paese maggiormente a rischio per rendere ai nostri giovani strumenti utili per uscire dalla condizione di NEET e costruirsi un futuro prospero. Secondo gli ultimi dati Istat in Italia i giovani tra i 15 e i 29 anni non occupati e che non seguono corsi di formazione sono circa 2 milioni; Nel Mezzogiorno l’incidenza dei NEET è più che doppia (33,0%) rispetto al Nord (14,5%) e molto più alta di quella rilevata al Centro (18,1%). Dobbiamo ripartire da qui, dai giovani più vulnerabili per consentirgli di diventare adulti responsabili.”
Il progetto NEET Equity è nato con l’obiettivo di migliorare la capacità del territorio nel costruire politiche attive, partecipate, che includano tutti, attraverso diverse attività svolte nelle città di Napoli, Taranto e Carbonia.
Il fenomeno dei NEET è da sempre oggetto di grande attenzione da parte dell’UNICEF. A importanti attività di ricerca e mappatura del fenomeno, l’UNICEF affianca da anni vere e proprie azioni di intervento con l’obiettivo di valorizzare e dare forza alle potenzialità, spesso inespresse, che tanti giovani in questa situazione hanno. Per questo motivo sono state lanciate la nuova campagna Youth Agenda e la partnership globale Generation Unlimited, che hanno l’ambizioso obiettivo di inserire i giovani di tutto il mondo in percorsi scolastici, formativi o lavorativi entro il 2030.
A gennaio 2021 si svolgerà un evento finale online in cui verranno presentati i progetti vincitori.