E’ allarme violenza contro le donne in Campania con 1258 richieste di aiuto nel 2019 e a livello nazionale con un aumento del fenomeno del 3% dal 2016 al 2019 secondo i dati della Polizia di Stato. il Rapporto Eurispes 2019 “Femminicidio e violenza di genere in Italia” traccia un quadro altrettanto drammatico: nel 2018: sono state 142 le vittime (+0,7%), 119 in famiglia (+6,3%) Mentre nel 2019: 88 vittime ogni giorno: una donna ogni 15 minuti secondo il report diffuso dalla Polizia di Stato Questo non è amore. Dai dati gelosia e possesso sono i moventi principali (32,8%). Aumentano inoltre le denunce per violenza sessuale (+5,4%), stalking(+4,4%) e maltrattamenti in famiglia (+11,7%). Ma la strada è ancora lunga: molte ancora non denunciano per paura.
Il 17 gennaio 2020 alle ore 10:30 presso l’Auditorium del Liceo Scientifico F. Severi di Castellammare di Stabia (NA) si terrà la conferenza dal titolo “Dove c’è violenza non c’è amore”, per formare le giovani generazioni alla cultura della non violenza. L’evento è organizzato dalla Dott.ssa Marianna Trojano, psicologa clinica e forense responsabile della sede campana dell’Osservatorio Violenza e Suicidio ed è promosso da Rotary e-Club Due Golfi del Distretto 2100 con il gratuito patrocinio dell’Osservatorio Violenza e Suicidio.
Interverranno alla manifestazione: la Dott.ssa Marianna Trojano, psicologa clinica e forense responsabile della sede campana dell’Osservatorio Violenza e Suicidio sul tema: “La spirale della violenza: come arginare i rischi correlati”. Successivamente interverrà il Dott. Stefano Callipo psicologo clinico, giuridico e psicoterapeuta Presidente dell’Osservatorio Violenza e Suicidio con il tema: “Quando l’amore diventa patologico: dinamiche e aspetti clinici”. Seguirà l’intervento dell’On. Avv. Catello Vitiello, componente della prima commissione affari costituzionali, sul tema: “Novità giuridiche e giurisprudenziali in materia codice rosso”.
Così afferma la psicoterapeuta Marianna Trojano: “Viviamo in una società pervasa dalla violenza di genere che sia fisica, psicologica o nella subdola forma della discriminazione. La conferenza vuole ricordare ai ragazzi da dove nasce e come si evolvono gli episodi di violenza di genere e vuole prevenire il fenomeno attraverso un’educazione all’informazione, aggiornandoli sulle recenti riforme legislative in materia e cercando di offrire loro gli strumenti per carpire i cosiddetti “segnali d’allarme”, al fine di evitare di restare intrappolati in una possibile spirale della violenza da cui sarebbe difficile uscirne senza l’adeguato supporto multidisciplinare di professionisti in materia, dagli psicologi, agli avvocati, alle forze dell’ordine.”