Yamamay prosegue il proprio percorso in ambito sostenibilità, continuando a sviluppare progetti concreti volti a ridurre e compensare gli impatti di prodotto e di packaging sull’ambiente.
Fabbricare prodotti realizzati con tessuti sostenibili determina un minor impatto ambientale:
consuma meno acqua, meno energia, meno risorse naturali e riduce lo spreco, evitando di
immettere scarti e residui nell’ambiente. Un viaggio che per l’estate 2021 si è concretizzato con il progetto EDIT, Eco Designed Innovative Textile, una Capsule Collection di costumi interamente realizzati con tessuto mono-polimero, 100% riciclato e 100% riciclabile e che prosegue per l’autunno con la proposta di linee moda sostenibili e con il progetto ‘Sculpt Zero’ in collaborazione con AzzeroCO2, una società di consulenza per la sostenibilità e l’energia fondata da Legambiente e Kyoto Club che offre soluzioni personalizzate ad enti pubblici, aziende e privati per ridurre il proprio impatto ambientale sul territorio adottando un approccio resiliente e scientifico per ottenere risultati credibili e comunicarli in modo efficace.
Il percorso #Yamamayforthefuture proietta il brand e le proprie clienti in una nuova dimensione, fatta di scelte consapevoli ed informate per gli acquisti.
La linea Sculpt nata nel 2014 è realizzata con il tessuto indemagliabile Sensitive® Sculpt brevetto di EUROJERSEY, ad alto contenuto tecnico che offre caratteristiche innovative ed altamente performanti anche in termini di sostenibilità: questo tessuto infatti si presta ad essere tagliato a vivo permettendo così di ridurre gli sprechi di produzione, inoltre, grazie alla versatilità di utilizzo consente di diminuire in modo decisivo le componenti aggiuntive, limitando il numero di elementi impiegati, snellendo i processi produttivi e seguendo così i principi dell’eco-design, oggi pilastro del Green Deal.
Il tessuto Sensitive® Sculpt è realizzato con un processo di produzione sostenibile limitando l’utilizzo di coloranti, di risorse idriche ed energetiche.
Il cambiamento climatico ci ha portato a comprendere come sul nostro pianeta ogni elemento influenzi l’altro e come Oceani e Terra siano strettamente collegati. L’aumento della CO2 nell’aria corrisponde all’incremento di CO2 negli oceani, che porta al pericolo del crescente aumento dell’acidificazione delle acque ed il conseguente danno per l’ambiente marino.
Partendo dal presupposto che misurare sia il primo passo verso il cambiamento, con il supporto tecnico di AzzeroCO2, Yamamay ha quindi scelto di misurare la Carbon Footprint di prodotto (CFP) della linea Sculpt, atta alla quantificazione delle emissioni di gas serra associate alla produzione e distribuzione dei prodotti.
Le emissioni di gas serra calcolate includono tutti gli step dalla produzione delle materie prime (tessuto, accessori, packaging) fino alla vendita al dettaglio del prodotto e sono pari a 134 tonnellate di CO2 equivalente.
Attraverso questa analisi si vuole creare un modello metodologico virtuoso da applicare in futuro a tutti i prodotti delle collezioni.
Lo studio è stato condotto in conformità alla norma internazionale UNI EN ISO 14067:2018 “Greenhouse gases — Carbon footprint of products — Requirements and guidelines for quantification”, per essere poi sottoposto a verifica di ente terzo, Certiquality, per dare ulteriore solidità e credibilità all’analisi svolta.
Il calcolo delle emissioni da compensare è stato misurato a partire dal numero di capi della
linea Sculpt che Yamamay prevede di commercializzare nel 2021.
Dai risultati di impatto per ciascun articolo e dalle stime di vendita per l’anno 2021, è stato
possibile calcolare gli impatti per ciascuna categoria di capi:
Body e tutina: 58,8 tonnellate di CO2eq
Slip: 37,2 tonnellate di CO2eq
Reggiseni: 19 tonnellate di CO2eq
Leggins e pantaloncino: 18,3 tonnellate di CO2eq
Per compensare le emissioni prodotte dalla Linea Sculpt, Yamamay ha deciso di sostenere un progetto di sviluppo di energia rinnovabile in Sri Lanka, Paese in cui la linea viene prodotta. Nello specifico si tratta di una piccola centrale idroelettrica, con una capacità di 6,5 MW,
che utilizza l’acqua del fiume Kuru Ganga con l’obiettivo di generare energia pulita per la rete elettrica nazionale.
Oltre alla generazione di crediti di emissione, il progetto ha dato benefici sociali ed economici per il territorio locale, quali:
– Energia pulita al posto dell’elettricità generata da centrali termiche
– Impiego dei residenti per lavori semi-qualificati e non qualificati
– Rilancio dell’economia locale e del reddito complessivo della popolazione
– Sostegno ad attività locali generatrici di reddito ad es. ecoturismo, vivai, apicoltura, artigianato.
L’attività di misurazione della Carbon Footprint e la relativa compensazione delle emissioni di CO2eq verrà comunicata attraverso tutti i canali di comunicazione del brand per dare al consumatore la possibilità di avere maggiori informazioni sugli impatti ambientali dei prodotti che sta acquistando.
In ottica sostenibile, per l’autunno 2021, è stato inoltre deciso di ampliare la linea Sculpt aggiungendo 3 nuovi modelli alla proposta già esistente: un body e un reggiseno a balconcino con ferretto e coppe differenziate e una guaina a vita alta.
Yamamay è impegnata da anni nella realizzazione di progetti concreti e nella creazione di modelli di lavoro e di prodotto che dimostrino con concretezza l’impegno nella riduzione e compensazione degli impatti delle proprie produzioni. L’analisi della Carbon Footprint di prodotto che abbiamo realizzato con l’aiuto di AzzeroCO2 rappresenta per noi un passo decisivo per lo sviluppo di processi di riduzione e compensazione delle emissioni associate
alle nostre produzioni oltre e un’ulteriore occasione per comunicare l’impegno del nostro brand verso lo sviluppo di un approccio sostenibile ed attento alle tematiche ambientali’.
Barbara Cimmino, CSR Director di Yamamay
‘Come AzzeroCO2 siamo orgogliosi di iniziare questo percorso con Yamamay, azienda che ha intrapreso un percorso di integrazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella propria strategia aziendale. Attraverso la scelta di non compensare semplicemente le emissioni di CO2 prodotte dalla creazione e commercializzazione della linea, ma di progettarla in chiave sostenibile, dimostra la sua capacità di guardare alla riconversione ecologica ispirandosi ai principi dell’Ecodesign. L’azienda sensibilizza così i consumatori ad una scelta di acquisto sempre più partecipe e consapevole: un modello di collaborazione in cui siamo chiamati tutti a fare la nostra parte contro i cambiamenti climatici.’
Sandro Scollato, Amministratore Delegato di AzzeroCO2