L’olfatto è davvero importante, per animali e umani: questo senso ha una memoria fortemente legata alle emozioni e ha permesso tanto tempo fa all’essere umano di orientarsi in un ambiente decisamente ostile. Permette di individuare e riconoscere determinate cose e persone ed è collegato al respiro, azione essenziale per la vita, e al di là dei profumi e degli olezzi più conosciuti vi sono degli odori che accendono in noi tutti gli altri sensi e che sono attivi, ad esempio, nell’ambito della sessualità. Olfatto e cibo, poi, sono collegati indissolubilmente poiché è l’anticamera delle labbra: un cattivo odore di un determinato prodotto ci mette in allarme, mentre un buon profumo di un piatto ci invita a mangiarlo. Non tutti lo sanno, ma i sapori sono creati proprio al sistema olfattivo e, non a caso, chi ha problemi a carico dell’olfatto può riscontrare disturbi nel percepire i sapori.
Sono i profumi gli indistinguibili marchi di qualità dei dolci della Pasticceria De Vivo, ubicata in Via Roma a Pompei, tra gli affascinanti scavi e il noto Santuario, con una storia iniziata negli anni Trenta del Novecento. Profumi di ingredienti di prima qualità, scelti con la massima cura, che grazie alla maestria di chi li lavora diventano protagonisti indiscussi di ricette della tradizione partenopea e regalano un gusto inconfondibile e indimenticabile. Parliamo di sapori che si riconoscono e accendono i sensi e che nell’unione di un determinato dolce dimostrano un equilibrio gradevolissimo.
È il pasticciere Vincenzo Faiella a descrivere tutto il percorso del babà della Pasticceria De Vivo a Pompei. Non si può iniziare nessun discorso, tuttavia, senza prima nominare una realtà essenziale: il lievito madre. Si emoziona Faiella quando parla di lui: “è il mio figlioccio” dice, sottolineando come nella pasticceria capitanata oggi da Marco De Vivo l’utilizzo del lievito madre sia ancora una certezza indiscutibile. E Faiella ci parla passo dopo passo del babà, degli ingredienti semplicissimi che lo compongono ma al tempo stesso della grande lavorazione che richiede maestria e pazienza, della sua doppia lievitazione e di tutto ciò che porta alla fine un prodotto che i clienti continuano a scegliere felicemente, come dimostrano i circa 700 babà medi e 500 babà mignon al giorno.
Emilia Sensale