Lunedì in sala Nugnes l’illustrazione dell’insieme delle attività svolte sul territorio cittadino. All’incontro, presieduto da Maria Caniglia, sono intervenute le titolari degli assesorati al Welfare e ai Giovani e la dirigente del servizio competente Barbara Trupianoe i consiglieri Quaglietta e Rinaldi.
Grande apprezzamento, ha sottolineato in apertura la presidente Caniglia, va alla scelta di presentare nel Palazzo del Consiglio la mappa dei servizi attivi sul territorio, condividendone i contenuti con la commissione e con tutti i protagonisti delle diverse attività. La presentazione di oggi, ha detto l’assessora Gaeta, va nella direzione della volontà di condividere il lavoro svolto da tanti operatori ognuno per una parte diversa dell’intero percorso che costituisce il quadro delle attività svolte a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e della famiglia.
La mappa digitale oggi illustrata parte proprio dall’esigenza di raccontare un quadro d’insieme, ma anche da quella di rendere più accessibili i servizi e raggiungere un numero quanto più possibile elevato di persone, perché si tratta di azioni a disposizione di tutti i cittadini, e non solo di quelli che si rivolgono ai servizi per esigenze particolari.
La trasparenza dell’offerta, ha aggiunto l’assessora Clemente, garantisce i cittadini sul fatto che i servizi sono a disposizione di chi li ricerca e facili da reperire e conoscere, e va nella direzione di un’Amministrazione efficace, che parla con la cittadinanza per sensibilizzarla sui suoi diritti, e che sa stare vicino a chi fa più fatica e ha bisogno di essere accompagnato e sostenuto.
Con l’aiuto di slides, l’assesora Gaeta ha quindi illustrato la mappa dei servizi, alla quale si accede dal sito istituzionale, scegliendo nella pagina delle aree tematiche quella del welfare e successivamente quella dell’infanzia e adolescenza. Nella mappa, distinti per voci, ognuna con un proprio percorso di esplorazione, sono indicati i centri servizi territoriali, il progetto di rete per la prevenzione e il trattamento degli abusi, il servizio di conciliazione e mediazione penale, il canale del tempo libero e della socializzazione, le educative territoriali.
Ancora, in evidenza i focus sul centro S. Francesco a Marechiaro, con i progetti portati avanti dalle associazioni che vanno ad affiancarsi alle attività istituzionali, il centro Urban, sede delle attività di mediazione, dei corsi di formazione degli operatori ma anche del torneo di calcetto tra le squadre delle educative territoriali e dello spazio lettura aperto a tutti i genitori e i ragazzi che lo desiderano.
Infine i 10 poli territoriali per le famiglie, uno per Municipalità, i 35 centri diurni, un’opportunità per i bambini che hanno bisogno di sostegno familiare, scolastico e di aggregazione, e le 26 educative territoriali. Si parla, ancora, dei progetti di autonomia guidata, per coloro che abbiano raggiunto la maggiore età e fuoriescono dalle case famiglia senza essere ancora pronti per affrontare una vita completamente autonoma, soprattutto dal punto di vista psicologico, e dei progetti per adolescenti e neo maggiorenni, attivi al’interno di ogni Municipalità per intercettare i bisogni di questa fascia di età particolare, soprattutto in termini di formazione e di orientamento al lavoro.