Camorra e voto di scambio, Carabinieri arrestano 7 persone

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Scambio elettorale politico-mafioso: arresti a Napoli e provincia.

I carabinieri della compagnia di Torre Del Greco stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia partenopea a carico di 7 persone tra Ponticelli-Barra-San Giovanni a Teduccio e Cercola.

Sono ritenute gravemente indiziate di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare le associazioni di tipo camorristico denominate clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino.

Le indagini, secondo le prime informazioni trapelate, sarebbero relative alle elezioni amministrative del maggio 2023. Nel caso di Cercola, piccolo comune alla porta orientale di Napoli, si tratterebbe della tornata del 14 e 15 maggio 2023 e del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio.

I voti sarebbero stati venduti, secondo le ipotesi dei magistrati, a 30 euro al voto per la prima tornata elettorale e a 20 euro per il ballottaggio.

Le indagini sono coordinate dai pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano. Al vaglio degli investigatori vari presunti episodi di voto di scambio politico-mafioso, documentati nel comune vesuviano. Tra gli arrestati figurerebbero anche la figlia di un boss ergastolano, all’epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche loro padre.

 

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