Con le ultime scosse di intensità significativa ed a distanza ravvicinata l’una dall’altra iniziano a verificarsi i primi danni materiali alle strutture.
Questa mattina è stata disposta l’evacuazione di due nuclei familiari residenti in via Augusto Righi, zona Agnano, quartiere di confine tra il comune di Napoli e quello di Pozzuoli.
Su diffida della Protezione civile, in un edificio composto dai sei immobili, per due è stata ordinata l’impraticabilità parziale, per altri due è stato disposto il monitoraggio e per gli ultimi due è scattata l’impraticabilità totale. Per la prima volta, dall’intensificarsi del bradisismo, si sono registrati dei danni sebbene di lieve entità: come testimoniato soprattutto da un video che quasi immediatamente ha iniziato a circolare in rete, sul versante puteolano di Agnano – ovvero la zona dell’epicentro – si sono staccati dei grossi pezzi di cornicione da un edificio.
“Si tratta di un nuovo sciame iniziato contestualmente alla scossa più forte”, spiega Roberto Isaia, dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. “Le energie in gioco stanno aumentando, ma non c’è ancora nessun segnale di risalita del magma in superficie – aggiunge Isaia – anche se non si può escludere che a diversi chilometri di profondità non ci sia qualche movimento di piccole quantità di magma. L’attività sismica che prosegue ormai da diverso tempo è dovuta alla rottura delle faglie dove sta avendo luogo la deformazione del suolo a causa della pressione esercitata dal gas in risalita”, conclude.