“Ciò che sta accadendo nei Campi Flegrei è chiaramente un fenomeno preoccupante poiché i terremoti sono causati da movimenti di fluidi magmatici in profondità. C’è sicuramente la possibilità di una eruzione, ma non è qualcosa di imminente. Studiosi dell’Ingv, l’Osservatorio Vesuviano e gli altri esperti italiani stanno facendo un ottimo lavoro di monitoraggio e, in caso di eventuale pericolo, la popolazione sarà avvisata con largo anticipo”.
A dirlo è il geologo inglese Peter Clift, vincitore del premio internazionale “Lyell Medal”, insignito ieri di una targa commemorativa all’interno del Macellum di Pozzuoli, il sito noto anche come Tempio di Serapide, luogo in cui è nata la geologia moderna grazie agli studi effettuati sul posto proprio dallo scienziato scozzese Charles Lyell (1797-1875).
L’evento è stato organizzato da Parco archeologico dei Campi Flegrei, Geological Society of London e La Terra dei Miti, impresa culturale guidata dall’architetto Maria Caputi che promuove la conoscenza del valore del territorio dei Campi Flegrei, con il patrocinio di Comune di Pozzuoli, Città Metropolitana di Napoli, Dipartimento Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse (DISTAR) dell’Università Federico II, e La Notte Europea dei Ricercatori 2023.
“Sono orgoglioso di aver ricevuto la “Lyell Medal” che, per noi geologi, è un riconoscimento importantissimo – spiega Clift – e sono contento di poter condividere questo momento proprio a Pozzuoli, dove Lyell ha effettuato scoperte fondamentali”. A Peter Clift è stata consegnata una targa donata dal Rotary Club Campi Flegrei e progettata dall’arch. Carla Langella, docente di Design Industriale del DIARC di Napoli.
Studiosi internazionali si sono dati appuntamento a Pozzuoli anche per un momento di confronto in un periodo particolare per l’area dei Campi Flegrei. “Quello che sta accadendo è semplicemente il respiro della Terra – afferma Alessandro Iannace, professore di Geologia Stratigrafica – che vulcanologi e sismologi stanno studiando in maniera approfondita. Dal punto di vista vulcanologico, basti pensare che prima dell’eruzione del 1538 che diede vita al Monte Nuovo la terra si sollevò di circa 12 metri in due anni. Oggi, lo spostamento è di circa un metro”.
Per il professor Mike Benton “l’attività bradisismica va studiata con attenzione, affinché si possa capire come convivere con questa realtà”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il professor Luca Ciancio: “Dal punto di vista storico, ho l’impressione che il fenomeno vada preso seriamente, ma senza drammatizzare, avvisando la popolazione in maniera costante sull’evoluzione della situazione. Bisogna fidarsi degli esperti”.
La scelta luogo quale sede dell’evento non è stata casuale: nel 1828 Lyell visitò il Macellum, ritenendo che i fori provocati dai datteri di mare sui tre alti fusti in marmo cipollino fossero la migliore prova dei lenti movimenti della crosta terrestre, intuendo il fenomeno del bradisismo. Le tre colonne furono rappresentate sul frontespizio del suo lavoro, Principles of Geology, pubblicato in due volumi nel 1830 e 1832, ritenuto la pietra angolare della geologia moderna. “Questo libro rese il monumento di Pozzuoli un’icona universale nella storia del pensiero scientifico – afferma l’organizzatrice Maria Caputi – per questo abbiamo pensato di organizzare proprio in questo luogo la cerimonia di consegna della targa commemorativa a Peter Clift”.
Non è casuale neanche la data: il 29 settembre è l’anniversario dell’eruzione del Monte Nuovo (1538), ma anche la celebrazione della “Notte Europea dei Ricercatori”. “Siamo consapevoli che il Macellum di Pozzuoli è uno dei pochi luoghi al mondo importante dal punto di vista storico, archeologico e geologico – afferma Fabio Pagano, direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei – e, eventi di respiro internazionale aiutano a rilanciare e valorizzare ancora di più questo splendido sito”.
L’evento è stato moderato da Andrea Moccia, fondatore di Geopop, ed ha visto la partecipazione di Ruth Allington, presidente della Geological Society of London; Luigi Manzoni, sindaco di Pozzuoli; Antonio Sabino, sindaco di Quarto per la Città Metropolitana di Napoli; e del Console onorario del Regno Unito, Pierfrancesco Valentini.