Il Sindaco Manfredi conferisce la cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti. Giovedì 7 dicembre la cerimonia nella Sala dei Baroni.
La Giunta Comunale, su proposta del Sindaco Gaetano Manfredi, ha approvato oggi la delibera con la quale conferisce la cittadinanza onoraria di Napoli a Luciano Spalletti, l’allenatore di Certaldo (FI) che ha guidato la SSC Napoli alla conquista dello scudetto nello scorso campionato di calcio.
Il conferimento della cittadinanza onoraria a Luciano Spalletti è avvenuto questa mattina, alle ore 10:30, nel corso di una cerimonia che si terrà nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo.
La decisione dell’Amministrazione Manfredi accoglie le richieste pervenute da parte dei consiglieri comunali ed è motivata non solo dai meriti sportivi, ma anche per il contributo reso dal tecnico al rafforzamento dell’immagine, del prestigio e dell’identità partenopea.
Nella delibera si sottolinea il “legame viscerale con la città” e, in particolare, l’espressione “università di vita” con la quale Spalletti ha definito Napoli, riconoscendone in tal modo il massimo livello formativo nell’ambito di un percorso di affiliazione spontanea e di assorbimento dei valori culturali e sociali.
Un Napoletano. Da oggi Luciano Spalletti non lo è solo nel cuore dei tifosi per aver guidato il Napoli alla conquista del terzo scudetto, ma lo è ufficialmente con il conferimento della cittadinanza onoraria. Napoletano e, come dice lui stesso, scugnizzo.
Visibilmente emozionato, Spalletti ha ricevuto il riconoscimento dal sindaco Gaetano Manfredi in una Sala dei Baroni gremita, a testimonianza dell’affetto dell’intera città nei confronti dell’attuale commissario tecnico della Nazionale di calcio.
La decisione di conferire la cittadinanza onoraria è stata formalizzata con una delibera di Giunta che ha recepito l’ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio comunale, su proposta del consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giorgio Longobardi, e la successiva nota del consigliere del Gruppo Misto Gaetano Simeone.
Un modo per esprimere, come è riportato nell’atto ufficiale, il “sentimento di profonda gratitudine e riconoscenza del popolo napoletano per l’impegno sportivo e la vicinanza umana dell’allenatore Spalletti”.
Nella motivazione è evidenziato come l’impresa sportiva abbia “contribuito a rafforzare l’immagine, il prestigio e l’identità partenopea”.
Un aspetto, questo, sottolineato anche dal professor Bruno Siciliano nella laudatio: “Spalletti ha saputo cogliere il legame indissolubile che c’è tra la squadra e la città e ha dato alla squadra un gioco talvolta spensierato e leggero che interpreta il nuovo corso di Napoli”.
“Luciano Spalletti -ha esordito il sindaco Manfredi– è una persona che ha dimostrato di saper entrare in sintonia con la città di Napoli. Ha amato, è stato amato, ha vinto. Conferirgli la cittadinanza onoraria, quindi, non è una scelta di forma ma di sostanza: a tutti fa piacere che Spalletti resti cittadino di Napoli e ci auguriamo che, così come ha portato in alto finora il nome di Napoli, possa continuare a farlo anche alla guida della Nazionale”.
“La cittadinanza onoraria -ha affermato la presidente Enza Amato a nome di tutto il Consiglio comunale- è il modo con cui la città vuole riconoscere a Luciano Spalletti la passione e la professionalità con cui ha portato la nostra squadra a conquistare, dopo 33 anni, lo scudetto. Questa impresa ha fatto sì che Napoli venisse riconosciuta non solo come una grande città europea grazie al lavoro che l’amministrazione Manfredi sta facendo, ma anche come campione d’Italia di calcio”.
“Questa onorificenza vuole testimoniare il fortissimo legame umano tra me e il popolo napoletano” ha detto Spalletti nel corso della cerimonia. E, nel ringraziare i calciatori, i tifosi, il presidente Aurelio de Laurentiis che era presente alla cerimonia e quanti hanno lavorato accanto a lui nella stagione culminata con la conquista dello scudetto, Spalletti ha aggiunto: “L’unione di tutti è in grado di rendere felice questo popolo e tutto questo è rappresentato oggi in questa sala. Quello che il popolo napoletano mi ha fatto sentire è superiore a ciò che qualsiasi essere umano possa meritare”.