“Ci auguriamo che questa sia la volta buona, sono convinto che finalmente riusciremo in tempi molto rapidi a completare il recupero di quest’area che è fondamentale per la città, avviando anche gli investimenti privati –ha auspicato il sindaco Manfredi–. Con la copertura finanziaria possiamo far partire le bonifiche ma soprattutto i lavori per le infrastrutture. Il passo successivo è responsabilità di Invitalia per fare un’attività di scouting sugli investitori privati che possono finalmente poter intervenire per realizzare quanto previsto nel masterplan e, dunque, attività di accoglienza, ricerca, terziario avanzato. L’area di Bagnoli-Coroglio –ha proseguito– sarà interessata una delle operazioni di risanamento ambientale e rigenerazione urbana più importanti d’Europa ed è destinata a diventare un grande polo per gli investimenti, sia pubblici che privati. Grazie all’impegno e all’attenzione profusa dall’attuale Governo, e dal ministro Fitto in particolare, è stato coperto il fabbisogno complessivo necessario per completare l’intero programma, per ulteriori 1.218 milioni di euro, dopo che a partire dal 2020, con la sottoscrizione di un accordo di programma tra il ministero dell’Ambiente, il commissario straordinario e Invitalia, era stato stabilito lo stanziamento di circa 480 milioni di euro”.
“Sbaglia chi faceva solo assistenzialismo. Si possono mettere questi territori in condizione di competere. A Bagnoli cambieranno le cose –ha affermato la premier Meloni–. Il Mezzogiorno ha bisogno di strumenti che consentano di competere ad armi pari, di dimostrare il suo valore e il suo merito. Abbiamo concentrato gli interventi su questa lettura del Sud Italia, abbiamo messo in campo un pacchetto di misure che contribuiscono a consolidare l’economia del Mezzogiorno, e qualcosa pare muoversi”.