Su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e su delega del tribunale di Napoli i poliziotti della Squadra mobile partenopea hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 persone accusate di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, estorsione e possesso di armi da fuoco.
Per 13 degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per i restanti 17 il divieto di dimora nella regione Campania.
Le indagini sono scaturite dal ferimento di un uomo avvenuto nel 2021 e sono state condotte con il supporto di alcuni Commissariati e della Squadra mobile di Avellino.
Gli investigatori hanno scoperto che l’agguato era riconducibile ad una ritorsione per il ferimento di un altro uomo, avvenuto pochi giorni prima e che le violenze erano legate a una scissione all’interno del “gruppo Stadera”, costola del clan di camorra Contini.
Uno dei due gruppi criminali aspirava a rendersi autonomo sullo smercio dello stupefacente e per questo si era approvvigionato di droga da diverse fonti nei quartieri di Scampia e di Poggioreale.
La droga era stata venduta al dettaglio nella “cittadella” tra Casoria e Napoli, ma il gruppo aveva rifornito anche piazze di spaccio a Ponticelli, Secondigliano, Avellino e all’interno del carcere di Salerno, dove era detenuto uno degli arrestati di oggi.
Dalle indagini, è inoltre emerso che il gruppo era in possesso di armi da fuoco che usava per le estorsioni e ne cercava altre per possibili scontri con le bande rivali.
L’operazione ha anche portato alla luce il coinvolgimento di altre due persone responsabili del ferimento a colpi di arma da fuoco di un rivale a dicembre 2019, da inquadrare nell’ambito dello scontro, in atto all’epoca, tra i gruppi di spacciatori dei delle piazze di spaccio di “Stadera” e quelli del “Rione Bronx”.