Celebrati in piazza Giovanni Paolo II a Scampia i funerali delle tre vittime del crollo di un ballatoio nella vela Celeste, avvenuto nella tarda serata del 22 luglio. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha proclamato il lutto cittadino, ha preso parte al rito funebre presieduto da monsignor Domenico Battaglia. Alla celebrazione sono intervenuti, tra gli altri, la sottosegretaria Pina Castiello in rappresentanza del Governo, il prefetto Michele di Bari, parlamentari nazionali ed europei, il presidente della Regione Vincenzo De Luca, la vicesindaco Laura Lieto, gli assessori Antonio De Iesu, Vincenzo Santagada, Maura Striano e Luca Fella Trapanese, la presidente del Consiglio comunale Enza Amato, il vicepresidente Salvatore Guangi e i consiglieri Rosario Andreozzi, Sergio D’Angelo e Iris Savastano e la capo di Gabinetto del Sindaco Maria Grazia Falciatore.
“È una giornata di grande dolore, di cordoglio, di partecipazione di tutta la città per questa tragedia – ha affermato il sindaco Manfredi – Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai feriti che sono ancora in ospedale, ma oggi, insieme al cordoglio, c’è l’impegno rinnovato per risolvere definitivamente un problema che esiste da più di 40 anni e dare una prospettiva certa alle famiglie che vivono nelle vele e che, in base al piano che stiamo realizzando, avranno una sistemazione abitativa dignitosa e definitiva.
I lavori per i nuovi alloggi stanno procedendo senza ritardi rispetto al cronoprogramma. C’è questa fase transitoria che dobbiamo gestire e cercheremo di dare alle famiglie rimaste senza casa delle soluzioni che siano dignitose, compatibili e sostenibili nel tempo.
Abbiamo chiesto disponibilità alle strutture ricettive, sia in città che in provincia e alle strutture religiose. Inoltre, abbiamo deliberato un contributo per aiutare le persone a trovare autonomamente una sistemazione, anche presso familiari o amici. Abbiamo la necessità di percorrere tutte le strade per poter dare una prospettiva a queste famiglie. L’ospitalità nelle strutture alberghiere può essere sostenibile per un periodo limitato, poi è chiaro che occorre una sistemazione abitativa in una casa per garantire alle persone di avere una vita normale. Ovviamente, dobbiamo anche valutare se c’è la possibilità del rientro di alcune famiglie nella vela Celeste, ma è possibile che per alcuni non ci sia più questa possibilità.
Il contributo economico che abbiamo deciso è coperto da uno stanziamento di un milione di euro per quest’anno. Se occorre, ci sarà una proroga con uno stanziamento successivo. Per quantificare il contributo alle singole famiglie seguiamo le regole della Protezione civile che vengono utilizzate in tutta Italia. Dipende dalla composizione del nucleo familiare: si va da 400 euro nel caso di un singolo a 900 euro.
La situazione che si è creata all’Università va risolta il più presto possibile, ovviamente dando una prospettiva di serenità e di sistemazione dignitosa e decorosa a tutti. Mi auguro che nel giro di due settimane si possa risolvere il problema per tutti.
Per quanto riguarda la vela Rossa stiamo facendo una valutazione molto dettagliata delle condizioni di sicurezza. Poi, in conseguenza del risultato che avremo, decideremo.
Il futuro delle vele è quello previsto dal nostro progetto, cioè l’abbattimento di due vele, mentre è previsto che una venga conservata quella Celeste, ma senza funzioni abitative. Abbiamo una ricognizione dettagliata e ufficiale di chi abita nelle tre vele, fatta all’inizio del 2023 insieme a tutte le istituzioni interessate. Tutte le persone che oggi abitano nelle vele avranno una casa nei nuovi edifici che stiamo costruendo”.