Sciopero dei trasporti venerdì 15 dicembre 2023, sarà di 4 ore e non di 24: Matteo Salvini ha firmato la precettazione. “Il diritto a chiedere salari più adeguati è sacrosanto, ma questo non può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale – spiega con un video via social – Da ministro dei Trasporti devo garantire la mobilità ai 20 milioni di italiani che quotidianamente prendono un mezzo pubblico: è mio diritto ma anche mio dovere”. La firma è arrivata ieri in serata ma già da alcune ore circolava l’indiscrezione che Salvini era pronto a precettare per ridurre lo sciopero.
Dopo l’incontro avuto ieri con il ministro Salvini, l’USB aveva confermato lo stop di 24 ore rispettando le fasce di garanzia per i servizi essenziali. Inoltre i sindacati si rivolgeranno al Tar per sospendere l’ordinanza e chiederanno un incontro urgente alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “per capire se l’aggressione al diritto di sciopero è volontà comune di tutto il governo”.
Con la riduzione a 4 ore dello sciopero del trasporto pubblico locale proclamato per dopodomani, “sono salvaguardati il diritto di sciopero e il diritto alla mobilità dei cittadini”, ha sottolineato Salvini spiegando, in un’intervista a Radio 24, la decisione assunta ieri sera. Nell’incontro al Mit, “ho chiesto ai sindacati un segno di responsabilità: a 9 giorni dal Natale uno sciopero di 24 ore significherebbe il caos, pensate cosa significa lasciare a piedi 20 milioni di persone”.
“Il diritto a chiedere salari piu’ adeguati e’ sacrosanto, ma non si può paralizzare l’Italia per un giorno intero, a ridosso del Natale”, ha detto Salvini. Con l’ordinanza “ho comunque garantito il diritto di sciopero limitatamente a 4 ore e i due diritti sono salvaguardati”, ha assicurato.
“Chi disubbidisce ne e paga le conseguenze che la normativa prevede. Spesso i sindacati per fare tessere e farsi battaglia sindacali a vicenda rischiano di far andare in mezzo i lavoratori”, è il monito che giunge dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti sull’annuncio dell’Usb di disobbedire alla precettazione. Per Salvini, “non possiamo avere uno sciopero allo settimana, è un abuso di uno strumento che è sacrosanto ma che danneggia il resto dei lavoratori”.
Piuttosto, l’impegno del ministro “è quello di aiutare i lavoratori a ottenere aumenti ma non è bloccando l’Italia una settimana sì e una settimana no che si aiutano i lavoratori”. (AdnKronos)