“Gli stadi adesso sono al primo posto assoluto, perché devono essere dei luoghi utilizzabili 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana. I valori sono valori e non cambiano, quello bisogna far capire alla struttura genitoriali. Se lo juventino Gaetano Manfredi riuscirà fuori dal legame che lo lega al consiglio comunale e mi dà lo stadio, prometto che nel giro di un anno lo faccio diventare lo stadio più bello d’Italia. Se invece i consiglieri comunali odiano il Napoli, o a Caserta o a Pompei possiamo fare uno stadio. Napoli e Campania sono un tutt’uno. Il presidente della Regione sta dalla mia parte ed è stato l’unico a mettere un po’ a posto lo stadio”.
Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nel prepartita della gara di Champions a Madrid.
Non si è fatta attendere la risposta del Consiglio Comunale all’unanimita.
“Sono inopportune e fuori luogo le dichiarazioni del Presidente della SSC Napoli che, in modo scomposto, in diretta televisiva europea, ha attaccato il Sindaco di Napoli ed i Consiglieri Comunali della Città. Il tema del destino dello Stadio sta a cuore all’Amministrazione comunale perché rappresenta il tempio dello sport napoletano, luogo di passione e di divertimento per i cittadini partenopei, e non può essere terreno di scontro tra il Presidente del Napoli e le istituzioni cittadine per fini meramente economici che non coincidono sempre con l’interesse pubblico. E’ bene ricordare, infine, che il patron del Napoli, quale personaggio pubblico, dovrebbe attenersi ad un linguaggio misurato e rispettoso delle Istituzioni”.
È il testo del documento condiviso da tutti i gruppi consiliari.