Il prossimo 4 novembre, la Marina Militare concorrerà a celebrare la ricorrenza del “Giorno dell’Unità Nazionale” e la “Giornata delle Forze Armate”, nella città di Napoli, con tre cerimonie.
La prima avrà luogo presso il Mausoleo di Posillipo (in Via Posillipo), con inizio alle ore 10:30, dove verranno deposte le corone di alloro in onore dei Caduti da parte delle massime Autorità civili e militari della città.
Il secondo evento si svolgerà, a partire dalle ore 11:00, in Piazza del Plebiscito dove, dinnanzi ad uno schieramento interforze ed alle Associazioni d’Arma, avverrà “l’alza bandiera” e la lettura dei messaggi commemorativi.
A seguire, verrà donata la Bandiera nazionale all’Istituto Comprensivo Sabatino Minucci (eroe di guerra) di Napoli. La terza cerimonia si terrà alle ore 17:00, sempre in Piazza del Plebiscito e consisterà nell’ammaina Bandiera che suggellerà anche il termine del ciclo di ricorrenze per il centenario della Prima Guerra Mondiale, che fu vinta anche sul mare grazie all’impegno ed al sacrificio degli uomini e dei mezzi della Regia Marina.
La presenza delle donne e degli uomini della Marina Militare a queste cerimonie vuole ricordare le eroiche imprese di Buccari, Trieste e Pola nonché l’agire dei marinai italiani nel Primo Conflitto Mondiale che, con l’eroica impresa di Premuda, sancirono la vittoria italiana sul mare.
In occasione della celebrazione del 4 novembre, la cittadinanza potrà visitare la Base Navale di Napoli e, attraccata al Molo San Vincenzo, l’unità idro-oceanografica GALATEA. Sono previsti due turni di ingresso, rispettivamente alle ore 09:30 ed alle ore 11:30 e, per accedervi, è necessario esibire un documento d’identità in corso di validità. I minorenni posso avere accesso solo se accompagnati da almeno un maggiorenne. Non è possibile accedere alla Base Navale con nessun tipo di autoveicolo.
APPROFONDIMENTI
Il 4 novembre 1918, con la firma dell’Armistizio di Villa Giusti, aveva termine la Guerra contro l’Austria-Ungheria, un evento che ha segnato in modo profondo l’intera Nazione.
Il ruolo della Marina fu determinante per volgere le sorti del Primo conflitto mondiale a vantaggio del Paese, attraverso il compimento di efficaci e determinanti azioni nella guerra sul mare e dal mare che permisero di conseguire risultati eccezionali e annichilirono le velleità della flotta Astro-Ungarica, confinandola nelle proprie basi senza possibilità di incidere sulle sorti del conflitto. Le ardite incursioni dell’Aviazione Navale, dei sommergibili, dei motoscafi armati siluranti (MAS) e dei primi mezzi d’assalto, quali le mirabili imprese di Trieste, Premuda e Pola, vengono celebrate nel testo del Bollettino della Vittoria Navale, che il 12 novembre 1918, il giorno successivo alla resa della Germania proclamava, con parole ispirate dal Vate Gabriele d’annunzio, la cessazione delle ostilità sul mare.
“Sappia oggi la Patria di quanti sforzi ed eroismi ignoti è fatta questa sua immensa gloria. Consideri come due volte la vittoria abbia preso il volo e l’augurio dal gorgo ove le più potenti navi nemiche scomparivano: da Premuda al Piave, da Pola a Trieste e Trento”. Con queste parole l’Ammiraglio Thaon di Revel, Comandante in Capo delle Forze Navali Mobilitate, annunciava infatti alla Nazione la vittoria dell’Italia sul mare. Nello stesso documento puntualizzava inoltre, come l’affondamento della Corazzata Viribus Unitis a Pola era in realtà il presagio della “duplice dissoluzione”. “Come più non esiste l’esercito, così la flotta Imperiale non esiste più. Onore sempre a Voi tutti onesti e prodi Marinai d’Italia”.
La giornata del 4 novembre rappresenta anche un’opportunità per ripercorrere, in chiave di lettura contemporanea, le tante straordinarie prove di coraggio, civiltà e di volontà di rinascita di cui la nostra Nazione si è, in passato, resa protagonista.
È con questo spirito che, anche quest’anno, con un impegno sobrio, tutto il territorio nazionale vive occasioni d’incontro fra la popolazione e “concittadini in uniforme” delle Forze Armate.
Un’occasione in cui le strutture militari sparse nel Paese – caserme, basi navali, aeroporti – si aprono ai contesti locali che le ospitano, per diventare non solo baricentro della ricorrenza, ma un vero e proprio “punto di riferimento” e “polo di aggregazione” per il territorio e le sue genti. Un’opportunità di dialogo e di approfondimento, di conoscenza reciproca, che permette ai cittadini di conoscere e di valorizzare la presenza militare e rende, nel contempo, più evidente la contiguità della “Caserma” con la realtà locale in cui è inserita. Si favorisce così l’unione d’intenti fra Istituzioni, comunità e forze vive della Nazione, fondamentali in questo periodo complesso e delicato per il Paese.