Il 29 ottobre 1268, 750 anni fa, Corradino di Svevia, l’ultimo Staufer, e Friedrich von Baden-Austria, suo cugino e amico, furono giustiziati in Piazza Mercato a Napoli. Come si è potuto arrivare a questo terribile evento? Entrambi, quasi bambini, furono condannati a morte senza alcun fondamento giuridico.
Federico di Baden accompagnò in Italia l’amico Corradino di Svevia e il suo esercito che si erano messi in marcia contro Carlo d’Angiò – si trattava, infatti, di riconquistare l’eredità del nonno di Corradino, Federico II, lo stupor mundi. Corradino, Federico di Baden e il loro esercito furono accolti a Roma con grande esultanza. In seguito scoppiò la guerra con Carlo d’Angiò e lo scontro avvenne nella famosa battaglia di Tagliacozzo. Corradino viene sconfitto; lui e Federico riescono a fuggire, ma subiscono un tradimento e vengono consegnati a Carlo d’Angiò. Entrambi vengono condannati a morte e decapitati nella piazza del Mercato a Napoli; i loro cadaveri, dapprima abbandonati sulla spiaggia, furono sepolti nella chiesa di S. Maria del Carmine per iniziativa di Elisabetta di Baviera, la madre di Corradino.
Intervista con Bernardo Principe di Baden
Bernardo Principe di Baden, che cosa L’ha spinto a promuovere questa commemorazione?
Mi sta particolarmente a cuore ricordare questo evento in modo appropriato, un evento che è commovente e ha avuto conseguenze di vasta portata, non solo per la mia famiglia, ma anche per la successiva storia italo-tedesca, oltre che europea. Non bisogna dimenticare che, con la morte di Corradino, l’ultimo Staufer ha lasciato il palcoscenico storico, con conseguenze rilevanti per la seguente storia dell’Europa.
Quale programma è previsto per la commemorazione?
Abbiamo naturalmente riflettuto molto su come celebrare adeguatamente questo importante anniversario a Napoli, ovvero nel luogo storico degli eventi. Lunedì 29 ottobre 2018 ci sarà un convegno scientifico organizzato dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, dalla Società Napoletana di Storia Patria e dall’Istituto Italiano per gli Studi Storici con la partecipazione dei maggiori studiosi dell’argomento.
Ci sarà anche un Requiem per il Suo antenato e Corradino?
Sì. Lo stesso giorno del convegno, alle ore 17.00, ci sarà una messa commemorativa nella chiesa S. Maria del Carmine, che sarà celebrata da S.E. il cardinale Monterisi. Tutti i napoletani che desiderano commemorare insieme a noi i due amici giustiziati sono cordialmente invitati.
L’evento è stato molto tempo fa; il ricordo dei Suoi antenati ha ancora un ruolo all’interno della Sua famiglia?
In famiglia teniamo vivo il ricordo di Federico. Come attesta la documentazione, nel corso dei secoli i miei antenati hanno spesso visitato il luogo dell’esecuzione. Inoltre, dipinti storici del XIX secolo rammentano l’evento. L’ultima volta che ho visitato il sito è stato un anno fa con mio figlio minore e ho commemorato le due vittime.
Il casato di Baden
Bernhard Prinz von Baden (Bernardo Principe di Baden) è membro di uno dei più antichi casati principeschi europei. La famiglia è imparentata con la maggior parte delle case regnanti europee. Nel 1112 appare per la prima volta nella documentazione il titolo di Markgraf von Baden (Margravio di Baden). La famiglia regnò con il titolo di Großherzog von Baden (Granduca di Baden) fino al 1918. I principi di Baden erano tra i più liberali e progressisti delle case regnanti tedesche. Oggi il casato di Baden gestisce un’azienda agricola e forestale con un’importante cantina sul lago di Costanza e sul Reno. La famiglia vive nel castello di Salem sul lago di Costanza.