L’imperativo di ricordare: a 80 anni dalle leggi razziali è il titolo della giornata di studio sulle leggi e i decreti di carattere razzista che macchiarono il nostro paese negli ultimi anni del fascismo in programma martedì 12 febbraio 2019, a partire dalle 9.30 presso la sede presso la sede delle Accademie napoletane in Via Mezzocannone, 8
Fra il 1938 e gli ultimi giorni della repubblica di Salò decine di provvedimenti colpirono prevalentemente i cittadini italiani di discendenza ebraica, la loro presenza nella scuola come insegnanti e come studenti e nelle accademie, nel pubblico impiego e nel mondo dello spettacolo, e lesero i loro più elementari diritti civili nel campo delle libere professioni, del diritto testamentario e alla proprietà, e nei rapporti di lavoro. Le leggi costituirono il nefasto contorno che avrebbe condotto alle deportazioni di massa nei campi nazisti o nella Risiera di San Sabba degli ebrei e degli altri Italiani da sterminare, e colpirono, fra i tanti, anche illustri studiosi e docenti universitari. Le Accademie napoletane registrano negli annuari i nomi dei sei Soci che per decreto il 16 ottobre 1938 vennero privati del titolo: solo uno di essi sopravvisse alla guerra, e solo due furono reintegrati il 17 febbraio 1944.
Vittime della crudeltà e stupidità fascista e dell’incapacità o impossibilità degli Italiani a reagire in maniera adeguata contro legislazioni e comportamenti così vergognosi furono:
FEDERICO CAMMEO (20.7.1872-17.3.1939), Socio corrispondente dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche dal 28.3.1915, Milanese, professore di Giurisprudenza nelle Università di Cagliari, Padova, Bologna e Firenze. La moglie e una figlia morirono nei campi di sterminio tedeschi.
UGO FORTI (2.3.1878-16.7.1950), Socio ordinario residente dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche dal 21.6.1932 e Socio dell’Accademia Pontaniana dal 18.1.1925, Napoletano, professore di Giurisprudenza nelle Università di Camerino, Cagliari, Messina e Napoli. Reintegrato il 17 febbraio 1944, presiedé dal 1944 al 1946 le Commissioni per la riforma della pubblica amministrazione e per la riorganizzazione dello Stato che affiancarono i lavori della Costituente.
AUGUSTO GRAZIANI (6.1.1865-31.3.1944), Socio ordinario residente dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche dal 10.1.1915 e Socio dell’Accademia Pontaniana dal 5.6.1904, Modenese, professore di Giurisprudenza nelle Università di Modena, Siena e Napoli. Consigliere comunale a Napoli, sottoscrisse il manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce; dopo l’8 settembre 1943 si rifugiò in Emilia. Reintegrato il 17 febbraio 1944 morì poco dopo a Firenze, ancora occupata.
EZIO LEVI D’ANCONA (19.7.1884-28.3.1941) Socio ordinario residente dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti dal 29.11.1930, Mantovano, professore di Letterature comparate e di Filologia romanza nelle Facoltà di Magistero e di Lettere e Filosofia delle Università di Firenze, Siena e Napoli. Per le persecuzioni razziali si trasferì negli Stati Uniti e morì a Boston.
ACHILLE LORIA (2.3.1857-6.11.1943) Socio corrispondente dell’Accademia di Scienze Morali e Politiche dal 23.11.1902 e Socio ordinario non residente dal 3.3.1931, Mantovano, professore di Economia politica nelle Università di Siena, Padova e Torino. Durante la guerra si trasferì a Luserna San Giovanni, in provincia di Torino.
VITO VOLTERRA (3.5.1860-11.10.1940) Socio corrispondente dell’Accademia di Scienze Fisiche e Matematiche dal 26.6.1921, Anconetano, professore di Meccanica e di Fisica matematica nelle Università di Pisa, Torino e Roma, primo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Sottoscrisse il manifesto degli intellettuali antifascisti di Benedetto Croce e nel 1931 fu espulso dall’Università per aver rifiutato il giuramento di fedeltà al fascismo. Dopo 1936 visse per lo più in Francia e in Spagna, poi con la guerra rientrò a Roma, dove morì.
Nel corso della mattinata interverranno gli studiosi Guido D’Agostino, Andrea D’Onofrio e Luigi Labruna, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni e Tullio Foà che, scolaro nel 1938, offrirà la sua testimonianza personale delle persecuzioni razziali.
La giornata è promossa dall’Accademia Pontaniana e la Società Nazionale di Scienze, Lettere e Arti in Napoli.