Acerra, comunità rom chiede incontro in Prefettura.

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dall’associazione Nazione Rom riceviamo e pubblichiamo

La Prefettura di Napoli, il Comune di Acerra, il Sindaco Raffaele Lettieri, il Ministero dell’Interno sono stati interessati da un documento, inviato tramite posta elettronica certificata, dall’Associazione Nazione Rom (ANR), con la richiesta di immediata ed urgente convocazione di incontro al fine di pianificare un percorso di inclusione sociale per i cittadini Rom Sinti Caminanti (RSC) sgomberati il 27 febbraio 2019, in località Candelara.

L’atto è stato formalmente inviato alle istituzioni locali, regionali e nazionali da Marcello Zuinisi legale rappresentante ANR e coinvolge direttamente Commissario Prefettizio di Casoria, Sindaco di Giugliano e Napoli, Regione Campania, Prefetto Matteo Piantedosi Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno, UNAR ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Commissione Europea, rappresentanza RSC. Formali contatti sono stati presi, venerdì 1 marzo 2019, con il Gabinetto della Prefettura di Napoli ed i Funzionari Dirigenti Anna De Luna e Rose Maria Machinè. Questo il testo integrale del documento:

OGGETTO: richiesta urgente di incontro c/o Prefettura di Napoli, sospensione sgomberi e programmazione percorso di inclusione sociale per le famiglie sgomberate nel Comune di Acerra

Gentile Prefetto Carmela Pagano, Gentile Commissario Prefettizio Santi Giuffrè,

Gentili Sindaci Raffaele Lettieri, Antonio Pozziello, Luigi De Magistris,

Gentile Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ed Assessore Lucia Fortini,

Gentile Prefetto Matteo Piantedosi Capo Gabinetto Ministro dell’Interno,

Gentili Avvocato Barbara Di Pierro, Gentile Associazione Chi Rom e chi no

Gentili rappresentanti Rom, Sinti, Caminanti (RSC),

facendo seguito alle comunicazioni intercorse;

CONSIDERATO CHE

in data 20 febbraio 2019, si è tenuto incontro al Ministero dell’Interno a Roma, Piazza del Viminale, tra il Prefetto Matteo Piantedosi e lo scrivente, al fine di “affrontare e risolvere positivamente la situazione di grave allarme sociale e povertà” generate dalle politiche messe in atto da Sindaci ed Enti Locali che attraverso l’utilizzo generalizzato della “ruspa”, hanno pensato di risolvere le situazioni di occupazioni di immobili e terreni da parte dei più poveri, degli ultimi, dei senza fissa dimora, di cui si trasmette report, già inoltratovi con pec posta elettronica certificata in data 21 febbraio 2019; (ALL 1)

sono state portate all’attenzione del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno le situazione di vita e grave esclusione sociale vissute dalle comunità RSC in tutta Italia e nei Comuni di Acerra, Casoria, Giugliano e Napoli;

CONSIDERATO CHE

mercoledì 27 febbraio 2019, nel Comune di Acerra, a seguito di una ordinanza emessa dal Sindaco Raffaele Lettieri è stata eseguita una attività di sgombero ed abbattimento di abitazioni abusive in località Candelara, Via Spinello, dove le “ruspe” hanno raso al suolo le baracche abitate da circa 100 cittadini, intere famiglie con minori;

nessuna famiglie e nessun cittadino ha ricevuto una soluzione abitativa alternativa, un alloggio temporaneo. Le istituzioni locali e la Prefettura di Napoli non hanno svolto alcun censimento degli occupanti, non è stata verificata la presenza di situazioni in condizione di fragilità, la presenza di minori, la composizione dei nuclei familiari in aperta violazione della direttiva impartita, in data 1 settembre 2018, agli Uffici di Governo Territoriale dal Prefetto Matteo Piantedosi;

le “ruspe” hanno distrutto case costruite con legno e lamiere: un atto di violenza, negazione, spregio dei basilari diritti umani. Un atto che resterà negli occhi degli occupanti per tutta la vita. Sono stati sgomberati 100 cittadini RSC che abitavano quel posto da dieci anni: bambini, anziani, donne, intere famiglie, indigenti;

tra gli sgomberati il cittadino di origine serba Dollar Radosavjvic, disabile certificato al 100%, con moglie e tre figli di 6, 11 e 14 anni. Un nucleo residente ad Acerra, località Candelara, Via Spinello, in possesso di regolare contratto di fornitura di energia elettrica, fornito c/o la sua baracca;

nel mentre le “ruspe” abbattevano l’abitazione, un addetto delle Poste Italiane ha recapitato al cittadino Dollar Radosavjevic, l’ultima bolletta di energia elettrica da pagare. I suoi figli, tutti iscritti e frequentanti le scuole della zona adesso dormono in macchina con il padre e la madre. A seguito dello sgombero e della perdita della casa, hanno dovuto interrompere gli studi;

in data 21 febbraio 2019, lo stesso cittadino Dollar Radosavjevic, partecipa insieme alla comunità RSC di Napoli e Provincia, alla manifestazione indetta dall’Associazione Chi Rom e chi no davanti alla Prefettura di Napoli, all’interno della quale veniva ricevuta una delegazione che rappresentava i problemi e il rischio di imminente sgombero;

CONSIDERATO CHE

dal 1 febbraio 2019, il Comune di Acerra, la Prefettura di Napoli ed il Ministero dell’Interno erano stati interessate dalla richiesta di incontro e rispetto della direttiva emanata dal Prefetto Matteo Piantedosi, degli Accordi Strutturali Europei e della conseguente Strategia Nazionale di Inclusione dei RSC; (ALL 2)

alle sollecitazioni mosse dallo scrivente, nell’incontro al Viminale del 20 febbraio 2019, il Prefetto Matteo Piantedosi proponeva di risolvere ciascuna delle situazioni locali attraverso il fattivo coinvolgimento degli Uffici di Governo Territoriale – Prefettura di Napoli, alla quale verrà richiesto rapporto e dossier sulle situazioni di esclusione denunciate dall’Associazione Nazione Rom (ANR);

nelle Prefetture verranno convocati Tavoli con la partecipazione degli Enti Locali e Regionali e di associazioni, movimenti e privato sociale, interessati direttamente dagli sgomberi. Nessun nucleo familiare in condizione di fragilità e povertà potrà essere messo arbitrariamente sulla strada: “il diritto di proprietà recede a fronte di quelle situazioni che possono pregiudicare l’esercizio da parte degli occupanti degli impellenti ed irrinunciabili bisogni primari”;

in materia di occupazione arbitrarie di immobili e di sgomberi, gli indirizzi che le Prefetture, le Regioni e gli Enti Locali devono seguire, prevedono “interventi volti a verificare le effettive condizioni di fragilità delle persone coinvolte, la sinergia interistituzionale finalizzata alla ricerca di soluzioni, il censimento degli occupanti condotto dai Servizi Sociali dei Comuni anche con l’ausilio dei soggetti del privato sociale, l’identificazione e la composizione dei nuclei familiari, la rete parentale, la presenza di minori ed altre persone in condizione di fragilità, la verifica della situazione reddituale”; (ALL 3)

qualora, all’esito dei suddetti accertamenti, si abbia fondato motivo di ritenere che i soggetti in situazione di fragilità, interessati all’esecuzione dello sgombero, sarebbero privi della possibilità di soddisfare autonomamente le prioritarie esigenze, i Servizi Sociali dovranno attivare specifici interventi, individuando strutture provvisorie di accoglienza ove poter collocare gli occupanti per il tempo strettamente necessario all’individuazione di soluzione alloggiative alternative”;

nella fase successiva allo sgombero, sarà cura, degli enti preposti, individuare le soluzioni che possano permettere di sostenere percorsi di inclusione sociale delle persone in situazione di fragilità, anche all’interno di complessive strategie di intervento condivise con le Regioni”;

RICORDANDO CHE

in data 12 maggio 2014, con delibera n. 134, la Regione Campania ha istituito il Tavolo di Inclusione RSC richiamando la Strategia Nazionale e gli Accordi Europei, comunicando ad UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali c/o la Presidenza del Consiglio dei Ministri il nome del coordinatore e la composizione dello stesso. Il Tavolo è presieduto e coordinato dall’ Assessore alle Politiche Sociali Lucia Fortini; (ALL 4)

Il Tavolo di inclusione regionale istituito c/o la Regione Campania è concepito in aperta violazione degli “schemi di governance” della Strategia Nazionale e degli Accordi Europei che prevedono invece una rappresentanza diretta di RSC e delle comunità locali; (ALL 5)

nel Comune di Napoli doveva essere istituito il Tavolo locale di inclusione dei RSC: ad oggi non è mai stato ne elaborato, ne progettato, ne convocato;

RICORDATO CHE

lo scrivente denunciava, dal 19 febbraio 2015, la violazione degli “schemi di governance” a Napoli, nella Regione Campania ed in tutta Italia, anche all’interno della trasmissione televisiva “Mezz’ora al Tg”, trasmessa da Canale 21, un evento al quale partecipò il Comandante della Polizia Municipale di Napoli Ciro Esposito; (ALL 6 https://www.youtube.com/watch?v=UOk_QN0JwQg)

RICORDATO CHE

la Commissione Europea ha finanziato, ad Italia e Regione Campania, la cifra economica di 7 miliardi di euro (per inclusione di RSC, Senza fissa Dimora, Vittime di Tratta, Discriminazione, Schiavitù, Minori Stranieri non Accompagnati) per il periodo 2014 – 2020. Visto la mancata inclusione, ANR, ha chiesto ed ottenuto, dal Commissario Europeo per le Politiche Regionali Corina Cretu, l’apertura di una inchiesta (ALL 7 https://www.youtube.com/watch?v=vZ1-kNirIeE)

PQR

si chiede quanto espresso in oggetto e nello specifico: richiesta urgente di incontro c/o Prefettura di Napoli, sospensione sgomberi e programmazione percorso di inclusione sociale per le famiglie sgomberate nel Comune di Acerra;

convocazione Tavolo di Inclusione c/o la Regione Campania con la partecipazione diretta di RSC;

convocazione Tavolo di Inclusione c/o il Comune di Napoli con la partecipazione diretta di RSC

in attesa di un riscontro con carattere di urgenza,

cordialmente

Marcello Zuinisi

legale rappresentante

Associazione Nazione Rom

c/o Casa della Pace ed Accoglienza pratiche biodinamiche e sinergiche

Via del Trebbio 24, Scarperia e San Piero (Fi)

email nazione.rom@gmail.com

email nazione.rom@pec.it

tel +39 3281962409

 

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