Il Pubblico Ministero della Procura di Napoli titolare del procedimento penale, dott.ssa Francesca Falconi, ha disposto l’esame autoptico sulla salma di Adrian Olmo, il giovane di appena 28 anni travolto e ucciso da un’auto pirata, risultata poi essere una Maserati Levante, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali alle 21 di lunedì 29 novembre in via Miano, poco lontano dalla casa dove abitava con la sua famiglia.
Il conducente, A.S., 31 anni, si è costituito solo due giorni dopo, il primo dicembre, presentandosi negli uffici della polizia locale partenopea con due avvocati e con il Suv che portava sul muso gli evidenti segni del tremendo impatto con il pedone: gli agenti erano comunque già sulle sue tracce. Ha giustificato la sua gravissima condotta sostenendo di aver avuto paura e di essere scappato, ma ciò non gli ha ovviamente evitato l’apertura a suo carico di un fascicolo per il reato di omicidio stradale con l’aggravante della fuga e dell’omissione di soccorso: il ventottenne non è morto subito, è stato soccorso da alcuni passanti, tra cui un operatore sanitario, e trasportato in condizioni disperate all’ospedale Cardarelli, dov’è spirato. Non si saprà mai peraltro se l’investitore stesse guidando sotto l’effetto di alcol o droghe: essendosi reso irreperibile, non lo si è potuto sottoporre nell’immediatezza, com’è necessario, agli accertamenti ematici.
L’incarico dell’accertamento tecnico non ripetibile è stato affidato quest’oggi, venerdì 3 dicembre, alle 11.30, al Prof. Pietro Tarsitano, Direttore dell’Unità operativa di Medicina Legale del Cardarelli e docente all’Università Federico II: alle operazioni peritali, iniziate alle 13.00, ha partecipato anche il dott. Mauro Perrino come consulente medico legale per le parti offese messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui i familiari di Adrian, attraverso il consulente legale dott. Vincenzo Carotenuto, si sono affidati per essere assistiti, con la collaborazione dell’avv. Vincenzo Cortellessa del Foro di Santa Maria Capua Vetere.
Studio3A profonderà ogni sforzo per rendere quella giustizia che chiedono a gran voce al papà, la mamma e la sorella e per fare in modo che il responsabile di questa tragedia riceva la giusta pena per il gravissimo reato di cui si è macchiato: il codice penale prevedrebbe una condanna non inferiore a cinque anni di reclusione.
I funerali di Adrian sono stati fissati per domani, sabato 4 dicembre, alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Capodimonte.