Agenti uccisi a Trieste, il Coisp: stop ai benefici. Fsp: ecatombe continua.

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E’ di poche ore fa la notizia che i due giovani poliziotti attinti da colpi d’arma da fuoco ad opera di due criminali nei pressi della Questura di Trieste, siano deceduti nonostante i tentativi di salvare loro la vita. Le due belve sono state bloccate evitando così che la strage assumesse carattere ancora più grave.

Sulla vicenda è intervenuto duramente Giuseppe Raimondi, Segretario Generale provinciale del Sindacato di Polizia Coisp, il quale ha dichiarato: “ Rabbia, sgomento, frustrazione sono questi i sentimenti che in questo momento ogni poliziotto ed ogni donna e uomo in divisa stanno provando di fronte ad una notizia tanto grave. Due criminali, due balordi prezzolati hanno tolto la vita a due giovani poliziotti che non raggiungevano i 30 anni, senza alcun tipo di scrupolo. Non oso definirli bestie perché la natura ha regole ben precise che questi due signori evidentemente non hanno. Il mio pensiero va ai familiari , agli amici, ai colleghi tutti che hanno auto la fortuna di conoscere i nostri due eroi, morti in un ordinario pomeriggio di lavoro per mano di gente che sicuramente non dovevano essere in giro, libero di delinquere come meglio pareva loro. Basta – prosegue Raimondi – le Istituzioni sono chiamate ora più che mai   a dare risposte decise, serie….. Occorre seriamente che la pena diventi certa, che i benefici siano assolutamente esclusi per chi delinque per reati di tale portata, non possiamo più tollerare che balordi vadano in giro a commettere gravi reati per poi magari uscire e festeggiare la festa di compleanno come accaduto per l’omicida della Guardia Particolare Giurata a Napoli. I due assassini di oggi sicuramente sarebbero dovuti essere in galera piuttosto che liberi di rapinare e ammazzare. Ora è il momento di onorare i nostri caduti, ma il tempo è scaduto, o ci si dà una mossa oppure si rischia di tornare ai bollettini di guerra degli anni duri quando i morti si contavano quotidianamente.

“Un agente e un agente scelto, giovanissimi, di soli 27 e 31 anni, morti, e un altro agente ferito a una mano. E’ devastante il bilancio della tragedia verificatasi oggi a Trieste, dove un uomo, condotto in questura assieme al fratello perché sospettati di aver sottratto uno scooter a una donna a un semaforo, si è impossessato di un’arma ed ha fatto fuoco in Questura. E’ un lutto che sconvolge l’intera Polizia, ma il nostro dolore, profondissimo, non sarà mai abbastanza a fronte di quello dei familiari dei nostri colleghi Pierluigi e Matteo, e delle rispettive compagne, a cui ci stringiamo con tutta la forza della nostra fratellanza per questi giovani eroi vittime del loro spirito di servizio e del loro fedele svolgimento del dovere. Quella che si verifica fra le Forze di Polizia è una vera e propria ecatombe. Ogni giorno feriti e troppo spesso morti fra le file di Servitori di uno Stato che li da per scontati. Nessuno può realmente immaginare quanto il pericolo sia in agguato ad ogni servizio delle nostre interminabili giornate. Ma quando meno te lo aspetti accade che un soggetto potato in questura per accertamenti, mentre viene condotto in bagno, aggredisce un poliziotto e gli sfila la pistola, poi prende a far fuoco e colpisce tre colleghi, e spezza per sempre due vite. No, nessuno può immaginarlo. Ma questa è la quotidianità per chi ogni giorno spende la propria vita per il solo onore di indossare la divisa”.

Così Valter Mazzetti, Segretario Generale della Federazione Fsp Polizia di Stato, dopo i drammatici fatti avvenuti oggi nella questura di Trieste, dove erano stati condotti due sospettati per la rapina di uno scooter avvenuta a un semaforo in mattinata ai danni di una donna gettata a terra. Uno dei due fermati ha preso la pistola a un poliziotto e ha fatto fuoco, colpendo a morte un agente e un agente scelto, di 27 e 31 anni, e ferendo un terzo agente a una mano. I poliziotti presenti hanno subito reagito e nel parapiglia è rimasto ferito il secondo sospettato, colpito all’inguine e condotto immediatamente in ospedale. Per le due giovanissime vittime, invece, non c’è stato nulla da fare. Sono deceduti nonostante tutti gli sforzi per salvarli.

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