Primo riconoscimento per Alimentale. La startup che si occupa di selezione e distribuzione di prodotti di altissima qualità è stata presente sul palco dell’ottava edizione di Eccellenze del Sud, la serata evento, ideata e curata dall’artista Shara e dal maestro pizzaiolo Salvatore Di Matteo, organizzata per sottolineare l’apporto positivo dato al territorio da professionisti, artisti e aziende del territorio.
La missione principale di Alimentale è quella di selezionare il meglio delle produzioni italiane, analizzarle e renderle disponibili per il consumo, scongiurando cattive sorprese legate al mancato rispetto dei disciplinari o giri strani delle materie prime. Un’idea in apparenza semplice, ma che diventa complessa se analizzata alla luce dei mille tranelli che spesso e volentieri traggono in inganno anche consumatori meno smaliziati. Un progetto figlio della lotta alla contraffazione svolta direttamente sul campo da tutti i suoi protagonisti , che hanno deciso di dare un giro di vite alle storture che si vedono sugli scaffali dei supermercati, ma purtroppo anche nei menu di ristoranti e pizzerie famosi e non.
Il claim di Alimentale “forchetta e cervello” racchiude l’essenza di tutto questo e si propone di parlare non solo alla pancia ma direttamente alla mente dei consumatori. Informare per metterli al riparo dalle frodi e salvaguardare così anche le tasche.
Con Alimentale, sono stati protagonisti della manifestazione, due dei prodotti di punta del catalogo. Entrambi vantano anche il marchio Vero-Filiera Sostenibile ovvero il Pecorino Bagnolese e il Provolone del Monaco Dop. Andati a ruba durante la degustazione prima dell’avvio della serata e poi protagonisti anche del menu. Il primo nell’antipasto Sfoglino con caponatina di verdure e Pecorino Bagnolese. L’altro invece nel primo piatto ovvero: cannarozzetto con pomodoro corbarino e Provolone del Monaco Dop con sbriciolata di tarallo nzogna e pepe di Baino e Tozzetto alle mandorle.
La vera Nerano si mangia a Posillipo: Alicella dalla parte della tradizione
Nel menù dello chef Potenza anche il risotto cozze e pecorino bagnolese
Alicella, astro nascente della ristorazione posillipina e Alimentale, promozione e distribuzione di prodotti di eccellenza per aiutare a mangiare con il cervello, sono stati i promotori della serata che avuto come tema il mettere in evidenza la bontà dei formaggi ottenuti dalla lavorazione del latte di razze animali in via di estinzione.
Il successo è stato immediato grazie anche alla presenza di una vera e propria chicca dell’enogastronomia della regione Campania: il Provolone del Monaco Dop.
E’ toccato allo chef di casa Antonio Potenza trasformarlo in uno dei piatti cult dell’estate ovvero la “Nerano”.
La ricetta originale parla di formaggio locale stagionato. Ed in penisola sorrentina è facile individuare che si tratti proprio del celeberrimo formaggio ottenuto utilizzando il 100% di latte dei Monti Lattari con almeno il 20% proveniente dall’Agerolese, razza in via di estinzione.
Poi è toccato al Pecorino Bagnolese. Quest’ultimo difeso anche dal bollino Vero-Filiera Sostenibile che, oltre che per la degustazione iniziale, è stato utilizzato per un risotto Cozze e Pecorino che ha incantato il palato dei presenti. Ricco il ventaglio di ingredienti: riso, cozze, salsa datterino giallo, Pecorino Bagnolese, terreno di olive nere e polvere di pomodoro rosso e dragoncello.
Spazio alla cucina fusion con una chicca dello chef Antonio Potenza che ha preparato il Baccalà marinato in salsa tonkatzu, fritto in tempura su crudité di zucchine e salsa scapece.
La serata, fortemente voluta dal padrone di casa Salvatore Spiezia, è organizzata da Alimentale – Mangiare col cervello in collaborazione con la Gazzetta dei Sapori.
In apertura dell’evento è avvenuta la consegna al titolare dell’attestato di autenticità del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop. Un importante riconoscimento che afferma in maniera inequivocabile che Alicella serve ai propri clienti prodotto originale. Il diplomino è stato consegnato direttamente dal direttore del Consorzio, il professore Vincenzo Peretti.