“Dici che vuoi pagarci gli straordinari ma noi non vogliamo: ma lo sai che il 25 dicembre e il primo gennaio siamo stati obbligati a stare a casa ma noi non ci siamo rifiutati di lavorare, nonostante ci fossero degli accordi già in essere? Dici di avere le risorse per fare i prolungamenti anche tutte le notti, ma perché non ci paghi le spettanze del 2016, oppure saldi i conti oppure perché non vengono pagati i fornitori? Lo sai che i fornitori non intendono fare più credito e non arrivano più pezzi di ricambio? […] Napoli ha bisogno di un trasporto pubblico vero 365 giorni all’anno, nelle periferie non esiste trasporto pubblico, credi che i cittadini di Secondigliano, Pianura e Ponticelli siano meno meritevoli? […] Siamo anche cttadini di Napoli, siamo due volte vittime di questo disasto. […] Abbi il coraggio di dire che il tuo progetto di fusione è stato un disastro e che svenderai il servizio su gomma. […] Noi non siamo responsabili dei disservizi ma chiediamo scusa a tutti, napoletani e turisti: ogni giorno lavoriamo in condizioni precarie, subendo aggressioni verbali e fisiche. Buon anno a tutti“.
E’ quanto scritto su un volantino che campeggia da qualche giorno agli stazionamenti dei bus ed alle stazioni delle funicolari e della metropolitana.