“Purtroppo, nonostante l’impegno di una nuova lunga notte di confronto, al momento non vi sono le condizioni per condividere le Linee Guida che Comune ed ANM intendono praticare per la messa in sicurezza dell’azienda.
Restano forti le preoccupazioni per la tenuta complessiva del Protocollo considerando che sulla mobilità di alcuni lavoratori verso altre partecipate non è sufficiente il criterio della volontarietà ed inoltre sono troppe le azioni che contemporaneamente insistono sull’insieme dei lavoratori.
Evidentemente il tavolo di confronto non ha ancora maturato le giuste scelte che mi auguro possano materializzarsi a partire dal confronto in prefettura di domattina”. Così Natale Colombo, segretario generale Filt-Cgil per Napoli e la Campania.
“Avremmo preferito altro, ma non drammatizziamo la mancata sottoscrizione del protocollo d’intesa con i sindacati di Anm che avrebbe dovuto consentirci di definire un quadro ampio di iniziative condivise per mettere in sicurezza l’azienda”. Lo afferma l’assessore al Bilancio Enrico Panini.
“Abbiamo presentato un testo in parte rivisto – spiega – alla luce del confronto fatto, e molto avanzato in grado, a nostro avviso, di raccogliere le più rilevanti osservazioni fatte dai sindacati. Abbiamo testimoniato concretamente la nostra disponibilità a cercare mediazioni, cosa che è stata fatta fino all’ultimo minuto prima di salutarci. C’è un punto sul quale, però, l’Amministrazione non può e non vuole tornare indietro: la certezza assoluta dell’effetto delle decisioni che eventualmente decideremo di assumere. Infatti, se così non sarà le leggi dello Stato italiano ci impediscono di ricostituire il capitale sociale di Anm e quindi, di salvarla”.
“La nostra volontà – prosegue – è inalterata ma occorre che tutti usciamo dall’idea di essere dentro ad un confronto sindacale che non ha confini ben precisi. L’unico elemento che comincia drammaticamente a mancare è il tempo. Cioè il tempo per assumere decisioni in tempi utili per la vita dell’Azienda, di migliaia di lavoratori e per la città. Continuiamo ad essere fiduciosi”.
“I giornali cittadini – prosegue Panini – hanno dato giusto rilievo ad una notizia che, se confermato come siamo certi che sarà, è davvero inaccettabile. Ci riferiamo al costo esorbitante in termini di polizze e di numero dei mezzi assicurati da parte dell’Azienda e all’azione messa in campo dalla Magistratura. La notizia, però, non ci coglie di sorpresa perché essa è il frutto della nostra iniziativa. Infatti, non appena ricevuta la denuncia da parte di un cittadino, abbiamo informato l’attuale Amministratore di Anm e ci siamo rivolti alla Magistratura, senza alcun indugio. Il primo ha immediatamente rescisso ogni tipo di contratto e stipulato con una diversa compagnia la copertura dei mezzi, determinando un visibile risparmio dei costi. La magistratura, dal canto suo – conclude – ha immediatamente aperto una indagine. Ovviamente non staremo fermi di fronte alle evidenti responsabilità”.
“De Magistris dica al sindaco di Napoli che è sbagliato disertare di nuovo la riunione a Palazzo San Giacomo su ANM. La crisi del trasporto pubblico è di tale prioritaria rilevanza per tutta la città da reclamare un impegno diretto e personale”. Così su Facebook Antonio Bassolino.
”E’ una partita di sola andata che si gioca nei prossimi quindici giorni. Il ritorno non c’è. Non possiamo trattare all’infinito, la dead line è il 29 ottobre altrimenti c’è il rischio concreto che si portino i libri in tribunale”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in relazione alla mancata firma dell’accordo sottoposto dal Comune ai sindacati per evitare il fallimento di Anm (Azienda napoletana di mobilità). Il sindaco, parlando nella diretta Facebook di Repubblica Napoli, si è detto ”preoccupato ma fiducioso” ed anche ”meravigliato che ancora non ci sia stata la firma”.
La proposta sottoposta dall’amministrazione alle organizzazioni sindacali – come spiegato dal primo cittadino – prevede : azienda tutta pubblica su area metropolitana, ripatrimonializzazione della società, nessun licenziamento, realizzazione del piano industriale, rilancio progressivo e immediato di Anm e altre questioni di dettaglio ”su cui trattare con i sindacati”. Il piano prevede inoltre che ”qualche decina di lavoratori” andrebbe in esubero e dunque in prepensionamento e altrettanti andrebbero in mobilità. ”Nessuno – ha garantito de Magistris – viene licenziato, ma va in altre società partecipate”. Il sindaco ha sottolineato che ”se altri si sfilano da questa prospettiva che offriamo con uno sforzo incredibile è evidente che non per nostra responsabilità si andrà con i libri in tribunale e lo scenario conseguente e irreversibile provocherà qualche centinaia di licenziamenti e la messa sul mercato dell’azienda”. ”Confido – ha aggiunto – nella responsabilità e disponibilità dei lavoratori a cui va la mia gratitudine per la pazienza, nel senso di responsabilità delle organizzazioni sindacali e nella cooperazione necessaria e doverosa delle altre istituzioni a cominciare dalla Regione Campania e dal Governo”. Rispetto alla sua assenza al vertice che si è svolto la notte scorsa, de Magistris ha affermato che ”la posizione illustrata è quella del sindaco. Noi siamo una squadra – ha concluso – Parteciperò nel momento in cui c’è la stesura dell’accordo perché la trattativa sindacale nel dettaglio non è compito del sindaco che invece si sta assumendo una responsabilità che nessun primo cittadino delle altre Città metropolitane si è assunto perché hanno messo sul mercato le aziende, svenduto i servizi essenziali e licenziato i lavoratori”.
(ANSA).